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EURAX CREMA DERM 20G 10%
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EURAX CREMA DERM 20G 10%

EURAX 10% CREMA Altri antipruriginosi. 100 g di crema contengono: crotamitone 10 g. Glicerolo monostearato 40-55 glicole propilenico isopropile miristat o poliossil 40 stearato alcool cetostearilico paraffina liquida ac qua depurata. Pruriti banali senza modificazioni evidenti della cute: prurito anale, vulvare punture di insetti, orticaria, pruriti di origine allergica. In caso di infestazione della pelle dovuta all'acaro della scabbia, i l preparato puo' essere utilizzato come acaricida. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti. Tutte le dermatosi recenti accompagnate da irritazione, da essudaz ione e, in genere, le affezioni cutanee che richiedono un trattamento umido (impacchi). Per uso cutaneo. Prurito: questo farmaco va applicato 2-3 volte al gio rno nelle zone pruriginose frizionando leggermente. Questo medicinale e' una crema che penetra facilmente nella cute, non untuosa e che non macchia la biancheria. Il trattamento va effettuato fino a scomparsa d el prurito, anche nei casi refrattari che richiedono trattamenti prolu ngati, poiche' questo medicinale e' ben tollerato. Se il prurito persi ste dopo 5 giorni di trattamento, si consiglia di consultare il medico . Scabbia: dopo un bagno caldo ed a pelle asciutta, applicare questo f armaco sull'intera superficie corporea, ad eccezione del viso e del cu oio capelluto, frizionando leggermente, 1 volta al giorno, preferibilm ente la sera. La crema va applicata particolarmente nelle zone di pred ilezione dell'acaro: spazi interdigitali, polsi, ascelle, organi genit ali. Il trattamento va proseguito per un periodo di 3-5 giorni a secon da del risultato terapeutico. Cambiare la biancheria del letto e la bi ancheria intima. Dopo completamento del trattamento, si deve fare un b agno per lavare il corpo. Nei bambini sotto i 3 anni di eta', come ant iscabbia, questo medicinale deve essere utilizzato con cautela e solo sotto controllo medico. Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Questo farmaco in crema e' solo per uso esterno. Questo medicinale non deve essere usato sulla mucosa orale o intorno agli occhi poiche' il contatto con le palpebre puo' dare origine ad infiammazione congiuntiv ale. In caso di contatto accidentale con gli occhi o con la mucosa ora le sciacquare accuratamente con acqua corrente. Questo medicinale non deve essere applicato in presenza di ferite con essudato, eczema acuto , cute lacerata, o cute molto infiammata. In presenza di scabbia eczem atosa, l'eczema dovrebbe essere trattato prima della scabbia. Informaz ioni importanti su alcuni eccipienti: questo medicinale contiene glico le propilenico che puo' causare irritazione cutanea questo medicinale contiene alcool cetostearilico che puo' causare reazioni cutanee loca li (es. dermatite da contatto). Non sono stati effettuati studi di interazione. Riassunto del profilo di sicurezza. La reazione avversa piu' comunemen te riportata durante il trattamento e' il prurito. Raramente possono c omparire dermatite da contatto e reazioni di ipersensibilita' come ras h, eczema, eritema, irritazione cutanea e angioedema. Elenco delle rea zioni avverse. Le reazioni avverse sono elencate di seguito mediante l a classificazione per sistemi organi e frequenza. Le frequenze sono de finitive come: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100 a < 1/10), non comune (>= 1/1.000 a < 1/100), raro (>= 1/10.000 a < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000) o non nota (non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza gli eff etti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita'. Pa tologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito ra ro: dermatite da contatto, ipersensibilita' (come rash, eczema, eritem a, irritazione cutanea, angioedema). Il trattamento deve essere interr otto se si verifica una grave irritazione. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischi o del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qu alsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segn alazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Gravidanza: non sono disponibili studi controllati con l'utilizzo di q uesto mediicnale durante la gravidanza. Pertanto, questo farmaco non e ' raccomandato durante la gravidanza, soprattutto nei primi tre mesi. Allattamento: non e' noto se il principio attivo (crotamitone) di ques to farmaco sia escreto nel latte materno dopo applicazione topica. Per tanto, le madri non devono usare questo medicinale durante l'allattame nto al seno se non indicato da un medico. Fertilita': non sono disponi bili dati sui potenziali effetti del crotamitone sulla fertilita'.

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PARACETAMOLO EG 20CPR 500MG
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PARACETAMOLO EG 20CPR 500MG

PARACETAMOLO EG COMPRESSE Analgesici, altri analgesici ed antipiretici, anilidi. PARACETAMOLO EG 500 mg compresse: ogni compressa contiene 500 mg di pa racetamolo. PARACETAMOLO EG 1000 mg compresse: ogni compressa contiene 1000 mg di paracetamolo. Eccipiente con effetti noti: sodio. Per l'el enco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. Carbossimetilamido sodico (tipo A), povidone (K-30), amido di mais pre gelatinizzato, acido stearico. Trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato e degli stati f ebbrili. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti elencati al paragrafo 6.1. Posologia: le dosi dipendono dal peso corporeo e dall'eta' una dose s ingola puo' variare da 10 a 15 mg/kg peso corporeo fino ad un massimo di 60 mg/kg di dose giornaliera totale. L'intervallo di dose specifica dipende dai sintomi e dalla dose massima giornaliera. Non deve tuttav ia essere inferiore a 4 ore. PARACETAMOLO EG 500 mg compresse. Peso co rporeo (eta'): 33 kg - 43 kg (bambini di eta' compresa tra 11 e 12 ann i) dose singola (dose di paracetamolo corrispondente): 500 mg dose m assima giornaliera (24 ore) (dose di paracetamolo corrispondente): 2.0 00 mg. Peso corporeo (eta'): 44 kg - 65 kg (adulti e adolescenti a par tire dai 12 anni di eta') dose singola (dose di paracetamolo corrispo ndente): 500 mg dose massima giornaliera (24 ore) (dose di paracetamo lo corrispondente): 3.000 mg. Peso corporeo (eta'): >65 kg dose singo la (dose di paracetamolo corrispondente): 500 - 1.000 mg dose massima giornaliera (24 ore) (dose di paracetamolo corrispondente): 3.000 mg. PARACETAMOLO EG 1000 mg compresse (La compressa da 1000 mg puo' esser e divisa in due meta' uguali). Peso corporeo (eta'): 33 kg - 43 kg (ba mbini di eta' compresa tra 11 e 12 anni) dose singola: 500 mg dose m assima giornaliera (24 ore): 2.000 mg. Peso corporeo (eta'): 44 kg - 6 5 kg (adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di eta') dose singol a: 500 mg dose massima giornaliera (24 ore): 3.000 mg. Peso corporeo (eta'): >65 kg dose singola: 1.000 - 500 mg dose massima giornaliera (24 ore): 3.000 mg. Non si deve superare una dose massima giornaliera di paracetamolo di 3000 mg. Non usare PARACETAMOLO EG per un periodo superiore a tre giorni senza controllo medico. Gruppi speciali di pazi enti. Popolazione anziana: non e' necessaria alcuna riduzione di dosag gio nel caso di pazienti anziani. Funzionalita' epatica o renale compr omessa: nei pazienti con compromissione epatica o renale o affetti dal la sindrome di Gilbert, la dose deve essere ridotta o l'intervallo di somministrazione prolungato. Pazienti con funzionalita' renale comprom essa Funzionalita' renale compromessa: e' necessaria una riduzione del la dose nei pazienti con insufficienza renale. Filtrazione glomerulare : 10-50 ml/min dose: 500 mg ogni 6 ore. Filtrazione glomerulare: < 10 ml/min dose: 500 mg ogni 8 ore. Popolazione pediatrica. Per le compr esse da 500 mg bambini e adolescenti con un basso peso corporeo: l'us o di PARACETAMOLO EG non e' raccomandato in bambini con meno di 11 ann i o che pesano meno di 33 kg: la concentrazione di dosaggio non e' ada tta per questa fascia di eta'. Sono tuttavia disponibili appropriate c oncentrazioni e/o formulazioni per questa fascia d'eta'. Per le compre sse da 1000 mg (divisibili) bambini e adolescenti con un basso peso c orporeo: l'uso di PARACETAMOLO EG non e' raccomandato in bambini con m eno di 11 anni o che pesano meno di 33 kg: la concentrazione di dosagg io non e' adatta per questa fascia di eta'. Sono tuttavia disponibili appropriate concentrazioni e/o formulazioni per questa fascia d'eta'. Modo di somministrazione: uso orale. Ingerire la compressa con un bicc hiere d'acqua. Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione . Non superare la dose consigliata. Consultare il medico se si manifesta no febbre alta o segni di un'infezione secondaria o se i sintomi persi stono per piu' di 3 giorni. Di norma i medicinali contenenti paracetam olo devono essere presi solo per pochi giorni senza il consiglio di un medico o di un dentista e non ad alte dosi. E' necessario che i pazie nti siano consapevoli della necessita' di non prendere contemporaneame nte altri prodotti a base di paracetamolo. Il paracetamolo deve essere preso con cautela in caso di disidratazione e di malnutrizione cronic a. E' richiesta cautela nella somministrazione di paracetamolo a pazie nti con grave insufficienza epatica o renale o con grave anemia emolit ica. Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela a pazienti con insufficienza epatocellulare da lieve a moderata (compresa la sind rome di Gilbert), insufficienza epatica grave, epatite acuta, in tratt amento concomitante con farmaci che alterano la funzionalita' epatica, carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, anemia emolitica. Il risc hio di un sovradosaggio e' maggiore in pazienti con epatopatia alcolic a non cirrotica. E' necessaria una riduzione della dose nei pazienti c he abusano di alcol. In questi casi la dose giornaliera non deve super are i 2 grammi. Deve essere usata cautela quando il paracetamolo viene utilizzato in combinazione con induttori del CYP3A4 o sostanze che in ducono gli enzimi epatici, come (ad esempio rifampicina, cimetidina, a ntiepilettici come glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). Si cons iglia cautela se il paracetamolo viene somministrato in concomitanza c on flucloxacillina a causa dell'aumentato rischio di acidosi metabolic a con gap anionico elevato (HAGMA), in particolare nei pazienti con gr ave compromissione renale, sepsi, malnutrizione e altre fonti di caren za di glutatione (ad es. alcolismo cronico), cosi' come in quelli che utilizzano le dosi massime giornaliere di paracetamolo. Si raccomanda un attento monitoraggio, inclusa la misurazione della 5-oxoprolina uri naria. In seguito all'uso scorretto, prolungato di analgesici ad alte dosi puo' manifestarsi una cefalea non trattabile con alte dosi di que sto prodotto. Di norma l'assunzione abituale di analgesici, in partico lare di una combinazione di piu' sostanze analgesiche, puo' portare a danni renali permanenti con il rischio di insufficienza renale (nefrop atia da analgesici). Se ne sconsiglia quindi l'uso frequente e prolung ato. L'assunzione di piu' dosi giornaliere in una unica somministrazio ne puo' danneggiare gravemente il fegato, pur non verificandosi in tal caso alcuno stato di incoscienza. E' tuttavia necessario rivolgersi i mmediatamente al medico. L'uso prolungato puo' risultare dannoso, a me no che il trattamento non venga supervisionato da un medico. In bambin i trattati con 60 mg/kg/die di paracetamolo, la combinazione con un al tro antipiretico non e' giustificata se non in caso di inefficacia del trattamento. La brusca interruzione di analgesici assunti in modo sco rretto, per periodi prolungati e ad alte dosi puo' causare mal di test a, stanchezza, dolori muscolari, nervosismo e sintomi autonomici. Ques ti sintomi da sospensione si risolvono entro pochi giorni. Nel frattem po si eviti l'assunzione di altri analgesici, che non dovranno essere ripresi senza controllo medico. Popolazione pediatrica. Bambini con me no di 11 anni di eta': sonsigliato senza consiglio medico. In bambini trattati con 60 mg/kg/die di paracetamolo, la combinazione con un altr o antipiretico non e' giustificata se non in caso di inefficacia del t rattamento. Eccipienti: questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioe' essenzialmente 'senza sodio'. L'effetto anticoagulante di warfarin e di altri cumarinici puo' essere potenziato dall'uso giornaliero prolungato e regolare di paracetamolo con aumento del rischio di sanguinamento. L'interazione e' dose-dipen dente ma puo' manifestarsi gia' a dosi giornaliere di 1.5-2 g. Sommini strazioni occasionali non danno luogo ad alcun effetto significativo. L'uso concomitante di paracetamolo e AZT (zidovudina) aumenta la tende nza ad una riduzione nella conta dei leucociti (neutropenia). Questo m edicinale, quindi, non deve essere assunto in associazione ad AZT (zid ovudina) senza consultare un medico. L'assunzione concomitante di medi cinali che aumentano la velocita' di svuotamento gastrico (es. metoclo pramide) comportano un aumento nella velocita' di assorbimento e nell' insorgenza degli effetti del paracetamolo. L'assunzione concomitante d i medicinali che rallentano lo svuotamento gastrico possono ridurre la velocita' di assorbimento del paracetamolo, ritardandone l'effetto te rapeutico. La velocita' di assorbimento del paracetamolo puo' essere a umentata da metoclopramide e domperidone e ridotta dalla colestiramina . L'assunzione di colestiramina e paracetamolo deve essere distanziata di almeno un'ora. Il probenecid riduce la clearance del paracetamolo di circa 50%. E' quindi necessario dimezzare la dose di paracetamolo d urante il trattamento concomitante. Il rischio di tossicita' da parace tamolo e' aumentato in caso di alcolismo. Gli induttori enzimatici com e la rifampicina, alcuni farmaci antiepilettici, l'erba di san Giovann i possono determinare una riduzione delle concentrazioni plasmatiche d i paracetamolo, la cui efficacia risulta di conseguenza diminuita. Si ritiene inoltre che il rischio di danno epatico sia maggiore in pazien ti trattati contemporaneamente con induttori enzimatici e paracetamolo alla massima dose terapeutica. Il paracetamolo puo' influenzare le co ncentrazioni plasmatiche del cloramfenicolo. In corso di trattamento c on cloramfenicolo per via iniettiva si consiglia il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche. Si deve prestare attenzione quando il par acetamolo e' usato in concomitanza con flucloxacillina poiche' l'assun zione concomitante e' stata associata ad acidosi metabolica con gap an ionico elevato, specialmente nei pazienti con fattori di rischio (vede re paragrafo 4.4). Effetti sui test di laboratorio: la somministrazion e di paracetamolo puo' interferire con la determinazione della uricemi a (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della gl icemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasiperossidasi). Molto comune (>=1/10) comune (>=1/100 -=1/1.000 - =1/10.000 -

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LENIRIT CREMA DERM 20G 0,5%
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LENIRIT CREMA DERM 20G 0,5%

LENIRIT 0,5% CREMA Corticosteroidi, preparati dermatologici. 100 g di crema contengono: idrocortisone acetato 0,5 g. Estere poliglicolico di acidi grassi C12-C18 glicerilmonodistearato a utoemulsionante squalano cetile palmitato metile paraidrossibenzoat o etile paraidrossibenzoato propile paraidrossibenzoato profumo ac qua depurata. Punture d'insetti, pruriti, eritemi o ustioni circoscritte, eczemi. Ipersensibilita' nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli ecc ipienti. Infezioni e malattie della pelle: tubercolosi, piodermiti, mi cosi, cosi' come ulcere cutanee e ferite, tumori della pelle. L'uso de lla crema e' controindicato sulla pelle del viso, sull'area anogenital e, su grandi lesioni, malattie infettive (sifilide), malattie infettiv e virali (come herpes, varicella), dermatite periorale, acne, acne ros acea, reazioni cutanee dopo una vaccinazione, psoriasi pustolosa. Non usare nei neonati e nei bambini al di sotto dei 2 anni di eta'. Frizionando leggermente, spalmare la crema sulla parte malata in strat o sottile, due volte al giorno. Non superare le dosi consigliate. Non usare in bambini di eta' inferiore a due anni. Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conser vazione. Se le condizioni peggiorano o se i sintomi persistono per piu' di 7 gi orni, interrompere le applicazioni e consultare un medico. Evitare il contatto con gli occhi. L'uso, specie se prolungato, dei medicinali pe r uso topico puo' dare origine a fenomeni di irritazione o di sensibil izzazione. In tal caso e' necessario interrompere il trattamento e ist ituire una terapia idonea. L'uso prolungato di questo medicinale puo' provocare teleangiectasia e atrofia cutanea. Quando utilizzato per un lungo periodo, o su un'area ampia di pelle, l'idrocortisone puo' esser e assorbito nel sangue ed esercitare un'attivita' sistemica. Tale even ienza si verifica piu' facilmente qualora si ricorra al bendaggio occl usivo il pannolino puo' fungere da bendaggio occlusivo. L'assorbiment o sistemico dei corticosteroidi topici puo' determinare soppressione r eversibile dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene con una potenziale insu fficienza dei glucocorticosteroidi dopo sospensione del trattamento. A seguito dell'assorbimento sistemico di corticosteroidi topici, in alc uni pazienti si possono anche avere manifestazioni della sindrome di C ushing, glicosuria, iperglicemia durante il trattamento. I pazienti ch e applicano uno steroide topico su un'ampia superficie o in aree con b endaggio occlusivo devono essere controllati periodicamente per valuta re la soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisia-surrene. Disturbi visi vi: con l'uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere rif eriti disturbi visivi. Se un paziente si presenta con sintomi come vis ione offuscata o altri disturbi visivi, e' necessario considerare il r invio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che posso no includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopa tia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l'uso di co rticosteroidi sistemici e topici. In caso di impiego in area adiacente agli occhi si prendano le opportune precauzioni. Se questo dovesse su ccedere, il residuo di crema deve essere risciacquato con acqua. La cr ema contiene etile paraidrossibenzoato, metile paraidrossibenzoato e p ropile paraidrossibenzoato che possono causare reazioni allergiche (an che ritardate). Popolazione pediatrica: non usare nei neonati e nei ba mbini al di sotto dei 2 anni di eta'. Si raccomanda particolare cautel a durante l'impiego del medicinale nei bambini a causa del rischio di esposizione sistemica all'idrocortisone. Poiche' il rapporto tra super ficie corporea e peso corporeo nei bambini e' superiore a quello negli adulti, i bambini sono maggiormente a rischio di effetti sistemici da corticosteroidi, inclusi soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-sur rene e sindrome di Cushing, rispetto agli adulti. L'uso prolungato di corticosteroidi nei bambini puo' causare disturbi della crescita e del lo sviluppo. La durata del trattamento deve essere la piu' breve possi bile e si deve utilizzare la dose piu' bassa. E' opportuno monitorare la crescita e lo sviluppo del bambino. Uso nei pazienti anziani: le pe rsone anziane possono manifestare effetti indesiderati piu' marcati, s oprattutto nei casi di co-morbidita', come osteoporosi, ipertensione, ipokaliemia, diabete mellito, oltre alla maggiore suscettibilita' alle infezioni e alla riduzione dello spessore della pelle. Queste persone devono essere attentamente monitorare per evitare la comparsa di reaz ioni pericolose per la vita. In caso di condizioni atrofiche sottocuta nee, soprattutto negli anziani, il medicinale deve essere usato con ca utela. Uso in pazienti con insufficienza renale o epatica: nei pazient i con malattia epatica o insufficienza renale devono essere usate part icolari precauzioni per l'uso ed e' necessario un frequente monitoragg io clinico dello stato di salute. Non sono stati riportati casi di interazione e di incompatibilita' con altri medicinali. L'uso, specie se prolungato, dei prodotti per uso topico puo' dare ori gine a fenomeni di irritazione o di sensibilizzazione. In tal caso e' necessario interrompere il trattamento e istituire una terapia idonea. Durante l'applicazione della crema possono manifestarsi acne, porpora indotta da steroidi, pelle secca, ipertricosi, ipopigmentazione della pelle, atrofia cutanea e strie, teleangectasia, dermatite periorale, follicolite, prurito. Il maggiore assorbimento dovuto all'uso di un be ndaggio occlusivo, puo' provocare effetti sistemici quali edema, ipert ensione e compromissione del sistema immunitario puo' inoltre verific arsi soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene e sindrome di Cu shing, in particolare nei pazienti pediatrici. L'uso prolungato di cor ticosteroidi nei bambini puo' causare disturbi della crescita e dello sviluppo. In seguito all'applicazione topica nell'area delle palpebre possono occasionalmente manifestarsi glaucoma o cataratta. L'incidenza delle reazioni avverse non e' nota. Frequenza non comune: visione off uscata. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il siste ma nazionale di segnalazione. L'uso non e' raccomandato durante la gravidanza e l'allattamento.

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LENIRIT MICOSI CREMA 30G 1%
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LENIRIT MICOSI CREMA 30G 1%

CLOTRIMAZOLO EG 1% CREMA Antimicotici per uso dermatologico. Clotrimazolo 1 g/100 g. Sorbitan monostearato, polisorbato 60, spermaceti, alcool cetilstearil ico , 2-ottildodecanolo, alcool benzilico, acqua depurata. Micosi della pelle e delle pieghe cutanee, come pitiriasi versicolor, candidosi cutanea, tinea pedis o piede d'atleta, tinea corporis. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti. Applicare in piccola quantita' due-tre volte al giorno in corrisponden za della zona affetta, frizionando leggermente, dopo aver lavato ed as ciugato accuratamente la parte. La crema e' specialmente indicata per il trattamento delle zone cutanee glabre (senza peli). In genere, per la scomparsa delle manifestazioni, e' sufficiente un periodo di tratta mento senza interruzione di tre-quattro settimane. Al fine di consolid are i risultati terapeutici ottenuti ed evitare reinfezioni, e' opport uno proseguire la terapia per almeno due settimane dopo la scomparsa d elle manifestazioni. Per evitare recidive, assai comuni nelle micosi, e' bene osservare alcune elementari norme igieniche: frequente ricambi o della biancheria intima degli asciugamani e loro disinfezione chimi ca o termica evitare promiscuita' degli indumenti e della biancheria. Nessuna particolare precauzione. L'impiego, specie se prolungato, dei prodotti per uso topico puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In caso di reazioni di ipers ensibilita' e' necessario interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea. Nelle dermatiti da pannolino si sconsiglia l'impiego di pannolini ad effetto "occlusivo" dopo l'applicazione della crema. Non sono state segnalate interazioni nelle comuni terapie di pertinenz a. Raramente possono manifestarsi reazioni di intolleranza locale quali: irritazioni, sensazione di bruciore e prurito. Nelle donne in stato di gravidanza il prodotto va somministrato solo i n caso di effettiva necessita'.

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LENIRIT UNGUEALE 2,5ML5%SMAL
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LENIRIT UNGUEALE 2,5ML5%SMAL

LENIRIT UNGUEALE 5% SMALTO MEDICATO PER UNGHIE Altri antimicotici per uso topico. 1 ml contiene 55,74 mg di amorolfina cloridrato (equivalente a 50 mg d i amorolfina). Ammonio metacrilato copolimero ( tipo A) (Eudragit RL 100 ), triacetin a, butilacetato, etilacetato Etanolo, anidro. Trattamento di casi lievi di onicomicosi subungueale distale e lateral e, causati da dermatofiti, lieviti e muffe, che interessano al massimo due unghie. Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipient i. Lo smalto per unghie deve essere applicato al dito interessato della m ano o del piede una volta alla settimana. Popolazioni speciali. Anzian i. Non ci sono raccomandazioni posologiche specifiche per l'uso nei pa zienti anziani. Popolazione pediatrica. Non e' raccomandato nei bambin i e adolescenti con meno di 18 anni non essendo disponibili dati di si curezza ed efficacia. Modo di somministrazione. Prima che venga applic ato per la prima volta, e' essenziale che le aree interessate dell'ung hia (ed in particolare le superfici) siano limate il piu' accuratament e possibile utilizzando la limetta per unghie in dotazione. La superfi cie dell'unghia deve essere poi detersa e sgrassata per mezzo di un ta mpone imbevuto d'alcol. Prima di riapplicare il farmaco limare nuovame nte le unghie interessate come richiesto, dopo averle pulite con un ap posito tampone per rimuovere dell'eventuale smalto residuo. Attenzione : le limette usate su unghie infette non devono essere usate su unghie sane. Con una delle spatole riutilizzabili in dotazione, applicare lo smalto sull'intera superficie delle unghie interessate. Far asciugare lo smalto per 3-5 minuti. Dopo l'utilizzo, pulire la spatola con lo s tesso tampone usato in precedenza per detergere le unghie. Tenere il f lacone ermeticamente chiuso. Per ogni unghia da trattare immergere la spatola nello smalto evitando di sporcare con lo smalto il collo del f lacone. La durata di trattamento necessaria dipende essenzialmente dal l'intensita' dell'infezione e dalla sua localizzazione. In genere il t rattamento dura sei mesi (unghie delle mani) e nove-dodici mesi (unghi e dei piedi). Si raccomanda un controllo del trattamento a intervalli di circa tre mesi. Conservare a temperatura inferiore ai 30 gradi C. Proteggere dal calor e. Tenere il flacone in posizione eretta ed ermeticamente chiuso dopo l'utilizzo. Evitare che lo smalto entri in contatto con occhi, orecchie e mucose. I pazienti con condizioni di base che predispongono a infezioni micoti che alle unghie devono rivolgersi a un medico. Tali condizioni includo no disturbi della circolazione periferica, diabete mellito e immunosop pressione. I pazienti con onicodistrofia e placca ungueale distrutta d evono rivolgersi a un medico. Quando si lavora con solventi organici ( diluenti, acquaragia, ecc.) indossare guanti impermeabili per protegge re lo smalto a base di amorolfina applicato sulle unghie. Non usare sm alto cosmetico o unghie artificiali durante l'applicazione di amorolfi na. E' possibile la comparsa di una reazione allergica sistemica o loc ale dopo l'impiego di questo prodotto. Se cio' accade, interrompere im mediatamente il trattamento e rivolgersi ad un medico. Rimuovere il pr odotto con attenzione utilizzando un solvente per smalto. Il prodotto non deve essere riapplicato. Non sono stati condotti studi di interazione. Si deve evitare l'impieg o di smalto cosmetico o unghie artificiali durante il trattamento. Le reazioni avverse al farmaco sono rare. Possono verificarsi disturbi ungueali (ad esempio scolorimento delle unghie, unghie rotte, unghie fragili). Queste reazioni possono anche essere correlate alla onicomic osi stessa. Disturbi del sistema immunitario. Frequenza non nota: Iper sensibilità (reazione allergica sistemica) Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro (da > 1/10.000 a < 1/1.000): Disturbi ungu eali, decolorazione delle unghie, onicoclasia (unghie rotte), onicores si (unghie fragili) Molto raro (< 1/10.000): Sensazione di bruciore c utaneo Frequenza non nota: Eritema, prurito, dermatite da contatto, o rticaria, formazione di vesciche. Segnalare qualsiasi reazione avvers a sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione. Sono stati segnalati solo pochi casi di esposizione a amorolfina per v ia topica durante la gravidanza nel periodo successivo all'autorizzazi one del farmaco. Il rischio potenziale e' pertanto sconosciuto. Gli st udi condotti sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva dopo somministrazione di alte dosi per via orale. L'amorolfina non deve es sere utilizzata durante la gravidanza a meno che non sia strettamente necessario. L'esperienza con l'uso di amorolfina durante l'allattament o e' limitata. Non e' noto se l'amorolfina viene escreta nel latte mat erno. L'amorolfina non deve essere impiegata durante l'allattamento a meno che il suo utilizzo non sia espressamente necessario.

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KETODOL 20CPR 25MG+200MG
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KETODOL 20CPR 25MG+200MG

KETODOL 25 MG + 200 MG COMPRESSE Farmaci antinfiammatori, antireumatici non steroidei, derivati dell'ac ido propionico, ketoprofene associazioni. Una compressa contiene: principi attivi: nucleo: ketoprofene 25 mg ri vestimento: sucralfato 200 mg. Eccipienti con effetti noti: contiene l attosio e sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragr afo 6.1. Nucleo: lattosio monoidrato, carbossimetilamido sodico (tipo A), povid one, magnesio stearato. Rivestimento: amido di mais, carbossimetilamid o sodico (tipo A), povidone, talco, magnesio stearato, rosso coccinigl ia (E120). Dolori di varia origine e natura (mal di testa, mal di denti, nevralgi e, dolori osteo-articolari e muscolari, dolori mestruali). KETODOL e' controindicato nei pazienti con anamnesi positiva per reazi oni di ipersensibilita', quali broncospasmo, attacchi asmatici, riniti , orticaria o altre reazioni di tipo allergico, al ketoprofene, all'ac ido acetilsalicilico (ASA) o ad altri antinfiammatori non steroidei (F ANS). In questi pazienti sono state segnalate reazioni anafilattiche g ravi, raramente fatali (vedere paragrafo 4.8). KETODOL e' controindica to anche nei seguenti casi: ipersensibilita' ai principi attivi o ad u no qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 in corso di t erapia diuretica intensiva dispepsia cronica gastrite insufficienza renale grave forme gravi di insufficienza epatica (cirrosi epatica, epatiti gravi) porfiria, leucopenia e piastrinopenia soggetti con em orragie in atto diatesi emorragica soggetti con disordini emostatici insufficienza cardiaca grave ulcera peptica attiva o precedenti ana mnestici di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione s toria di sanguinamento o perforazione gastrointestinale conseguenti a precedente terapia con FANS non somministrare durante trattamenti ant ibiotici con tetracicline per evitare formazione di sali complessi con inattivazione dell'antibiotico stesso a contatto col sucralfato. KETO DOL e' inoltre controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza , durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.6) ed in eta' pediatrica. Adulti e ragazzi sopra i 15 anni: 1 compressa in dose singola o ripetu ta 2 - 3 volte al giorno, nelle forme dolorose di maggiore intensita'. E' preferibile assumere il prodotto a stomaco pieno (con un bicchiere di acqua). Non superare le dosi consigliate: in particolare i pazient i anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati. La dur ata della terapia dovra' essere limitata al superamento dell'episodio doloroso. La dose efficace piu' bassa deve essere usata per il periodo piu' breve necessario ad alleviare i sintomi (vedere paragrafo 4.4.) Popolazioni particolari. Pazienti con insufficienza renale ed anziani: si consiglia di ridurre la dose iniziale e praticare una terapia di m antenimento con la dose minima efficace. Si possono considerare aggius tamenti individualizzati solo dopo aver stabilito la buona tollerabili ta' del farmaco (vedere paragrafo 5.2). Pazienti con insufficienza epa tica: i pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata devono ess ere seguiti attentamente e trattati con la dose giornaliera minima eff icace (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2). Popolazione pediatrica: la si curezza e l'efficacia di ketoprofene non sono state studiate nei bambi ni. Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conser vazione. Avvertenze: gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l' uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.2 e i paragrafi seguenti). L'uso concomitante di KETODOL con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2, deve es sere evitato. Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastroi ntestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazi one e perforazione, che possono essere fatali. Negli anziani e in pazi enti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o pe rforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointes tinale, ulcerazione o perforazione e' piu' alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile. L'uso concomitante di agenti protettori (misoprosto lo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o al tri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestina li (vedere sotto e paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicita' g astrointestinale, in particolare gli anziani, devono riferire qualsias i sintomo addominale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in part icolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prest ata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumen tare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali , anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'aspirina (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono KETODOL il trattamento deve essere sospeso immed iatamente. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiche' tali condizioni possono essere esacerbate (vedere pa ragrafo 4.8). Alcune evidenze epidemiologiche suggeriscono che ketopro fene puo' essere associato ad un elevato rischio di grave tossicita' g astrointestinale, rispetto ad altri FANS, soprattutto ad alte dosi (ve dere paragrafi 4.2 e 4.3). Anziani: i pazienti anziani hanno una frequ enza aumentata di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e p erforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere parag rafo 4.2). Reazioni cutanee: gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS (vedere paragrafo 4.8). Nelle prime fasi di terapia i pazienti sembrano essere a piu' alto rischio: l'ins orgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. KETODOL deve essere interrotto alla prim a comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro seg no di ipersensibilita'. Per evitare eventuali fenomeni di ipersensibil ita' o di fotosensibilizzazione e' consigliabile non esporsi al sole d urante l'uso. Precauzioni. Disfunzione cardiovascolare, renale ed epat ica: si deve monitorare attentamente la funzione renale all'inizio del trattamento nei pazienti con insufficienza cardiaca, con cirrosi e ne frosi, nei pazienti in terapia diuretica, con insufficienza renale cro nica particolarmente se anziani. In tali pazienti la somministrazione di ketoprofene puo' causare una riduzione del flusso ematico renale, c ausata dall'inibizione delle prostaglandine e portare ad uno scompenso renale (vedere paragrafo 4.3 Controindicazioni). Nei pazienti con tes t di funzionalita' epatica compromessa o con precedenti patologie epat iche si devono valutare regolarmente le transaminasi particolarmente d urante terapie a lungo termine. Con ketoprofene sono stati segnalati c asi di ittero e epatite. Il prodotto, come tutti i farmaci antinfiamma tori non steroidei, interferisce con la sintesi delle prostaglandine e di loro importanti intermedi che sono partecipi di funzioni fisiologi che. Il farmaco, pertanto, richiede particolari precauzioni, o se ne i mpone l'esclusione dall'uso, allorche' nel paziente siano presenti le seguenti condizioni: stati di ipoperfusione del rene, malattie renali, insufficienza cardiaca, insufficienza epatica da lieve a moderata, et a' avanzata. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: cautela e' ri chiesta nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insuff icienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiche' in associazio ne al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liqu idi ed edema. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'u so di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di l unga durata) puo' essere associato ad un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus). Non ci so no dati sufficienti per escludere un rischio simile per ketoprofene. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca con gestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferi ca e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ketoprofen e soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono es sere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pa zienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (es. iperte nsione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo). E' stato riportato un a umento del rischio di fibrillazione atriale associato all'uso di FANS. Si puo' verificare iperpotassemia, soprattutto in pazienti con diabet e sottostante, insufficienza renale, e/o in trattamento concomitante c on agenti promotori dell'iperpotassemia (vedere paragrafo 4.5). In que ste circostanze i livelli di potassio devono essere monitorati. Masche ramento dei sintomi di infezioni sottostanti: KETODOL puo' mascherare i sintomi di infezione, cosa che potrebbe ritardare l'avvio di un trat tamento adeguato e peggiorare pertanto l'esito dell'infezione. Cio' e' stato osservato nella polmonite batterica acquisita in comunita' e ne lle complicanze batteriche della varicella. Quando KETODOL e' somminis trato per il sollievo dalla febbre o dal dolore correlati a infezione, e' consigliato il monitoraggio dell'infezione. In contesti non ospeda lieri, il paziente deve rivolgersi al medico se i sintomi persistono o peggiorano. ASSOCIAZIONI SCONSIGLIATE. Altri antinfiammatori non steroidei (inclus i gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2) e salicilati ad alte dosi: e' opportuno non associare KETODOL con acido acetilsalicilico o con altri farmaci antiinfiammatori non steroidei (inclusi gli inibito ri selettivi delle cicloossigenasi-2): aumento del rischio di ulcere e sanguinamento gastroenterici. Anticoagulanti (eparina e warfarin) e a genti antiaggreganti (per es. ticlopidina, clopidogrel): aumento del r ischio di sanguinamento (vedere paragrafo 4.4). I FANS possono amplifi care gli effetti degli anticoagulanti come warfarin. Se non e' possibi le evitare la somministrazione concomitante, i pazienti devono essere seguiti attentamente. Litio: rischio di aumentati livelli plasmatici d i litio, che a volte possono raggiungere livelli tossici per via di un a ridotta escrezione renale di litio. Dove necessario, i livelli plasm atici di litio dovrebbero essere monitorati con eventuale aggiustament o del dosaggio durante e dopo la terapia con FANS. Metotrexato a dosi superiori a 15 mg/settimana: aumento del rischio di tossicita' ematolo gica da metotrexato, particolarmente se somministrato ad alte dosi (> 15 mg/settimana), probabilmente dovuto a spostamento del metotrexato d al legame proteico e a ridotta clearance renale. Nei pazienti gia' in trattamento con ketoprofene e' necessario interrompere la terapia alme no 12 ore prima della somministrazione di metotrexato. Se il ketoprofe ne deve essere somministrato alla fine della terapia con metotrexato, e' necessario attendere 12 ore prima della somministrazione. ASSOCIAZI ONI CHE RICHIEDONO CAUTELA. Farmaci o categorie terapeutiche che posso no promuovere l'iperpotassemia ( ad es. sali di potassio, diuretici ri sparmiatori di potassio, ACE inibitori e antagonisti dell'angiotensina II, FANS, eparine (a basso peso molecolare o non frazionate), ciclosp orina, tacrolimus, trimetoprim): il verificarsi dell'iperpotassemia pu o' dipendere dalla presenza di cofattori. Il rischio di iperpotassemia e' rafforzato quando i farmaci sopra menzionati sono somministrati in concomitanza (vedere paragrafo 4.5). Corticosteroidi: aumento del ris chio di ulcerazione gastrointestinale o sanguinamento (vedere paragraf o 4.4). Diuretici: pazienti che stanno assumendo dei diuretici e, tra questi, pazienti particolarmente disidratati presentano un elevato ris chio di sviluppare insufficienza renale conseguente ad una diminuzione del flusso sanguigno renale causata dall'inibizione delle prostagland ine. Questi pazienti devono essere reidratati prima dell'inizio della co-somministrazione e la loro funzionalita' renale deve essere monitor ata quando inizia il trattamento (vedere paragrafo 4.4). I FANS posson o ridurre l'effetto dei diuretici. ACE-inibitori e antagonisti dell'an giotensina II: in pazienti con funzione renale compromessa (per esempi o pazienti disidratati o pazienti anziani) la co-somministrazione di u n ACE-inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti c he inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi puo' portare ad un ult eriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibi le insufficienza renale acuta. Queste interazioni devono essere consid erate in pazienti che assumono KETODOL in concomitanza con ACE-inibito ri o antagonisti dell'angiotensina II. Quindi, la combinazione deve es sere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I p azienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in co nsiderazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante (vedere paragrafo 4.4). Metotrexato a dosi infer iori a 15 mg/settimana: durante le prime settimane della terapia combi nata deve essere effettuato un esame emocromocitometrico ogni settiman a. In presenza di alterazioni anche lievi della funzionalita' renale o nei pazienti anziani, il monitoraggio deve essere piu' frequente. Sul foniluree: sono, inoltre, da tenere presenti eventuali interazioni con ipoglicemizzanti orali. Pentossifillina: si determina aumento del ris chio di sanguinamento. E' necessario un monitoraggio clinico piu' atte nto e monitoraggio del tempo di sanguinamento. Tenofovir : la somminis trazione concomitante di tenofovir disoproxil fumarato e FANS puo' aum entare il rischio di insufficienza renale. Glicosidi cardioattivi: i F ANS possono esacerbare lo scompenso cardiaco, ridurre il tasso della f iltrazione glomerulare e aumentare i livelli dei glicosidi cardiaci t uttavia, l'interazione farmacocinetica tra ketoprofene e glicosidi car dioattivi non e' stata dimostrata. ASSOCIAZIONI DA CONSIDERARE. Antipe rtensivi (beta-bloccanti, inibitori dell'enzima di conversione dell'an giotensina, diuretici): rischio di diminuzione dell'attivita' antiiper tensiva (inibizione della vasodilatazione da prostaglandine causata da i FANS). Trombolitici: aumento del rischio di sanguinamento. Diverse s ostanze sono coinvolte in interazioni dovute al loro effetto antiaggre gante: tirofiban, eptifibatide, abciximab e iloprost. L'uso di diversi farmaci antiaggreganti piastrinici aumenta il rischio di sanguinament o. Probenecid: la somministrazione concomitante di probenecid puo' not evolmente ridurre la clearance plasmatica del ketoprofene. Inibitori s elettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Gemeprost: ridott a efficacia di gemeprost. Dispositivi anticoncezionali intrauterini (I UDs): l'efficacia del dispositivo puo' risultare ridotta con conseguen te gravidanza. Mifepristone: l'efficacia del metodo puo', in via teori ca, ridursi a causa delle proprieta' antiprostaglandiniche dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) inclusa l'aspirina (acido acetil salicilico). Vi sono alcune evidenze che suggeriscono che la somminist razione contemporanea di FANS nel giorno di somministrazione della dos e di prostaglandina non influenza in modo sfavorevole gli effetti del mifepristone e della prostaglandina sulla maturazione cervicale o sull a contrattilita' uterina e non riduce l'efficacia clinica dell'interru zione medica di gravidanza. Ciclosporina e tacrolimus: il trattamento contemporaneo con i FANS puo' comportare il rischio di maggiore nefrot ossicita' soprattutto nei soggetti anziani. Antibiotici chinolonici: d ati su animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di con vulsioni associati con antibiotici chinolonici. I pazienti che prendon o FANS e chinoloni possono avere un aumentato rischio di sviluppare co nvulsioni. Difenilidantoina e sulfamidici: poiche' il legame proteico del ketoprofene e' elevato, puo' essere necessario ridurre il dosaggio di difenilidantoina o di sulfamidici che dovessero essere somministra ti contemporaneamente. Come tutti i medicinali, KETODOL puo' causare effetti indesiderati, se bbene non tutte le persone li manifestino. Gli eventi avversi piu' com unemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificar si ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volt e fatale, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4). Classif icazione delle frequenze attese: molto comune (>= 1/10) comune (da >= 1/100 a < 1/10) non comune (da >= 1/1000 a < 1/100) raro (da >= 1/1 0000 a < 1/1.000) molto raro (< 1/10.000) non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: anemia dovuta a sanguinamento, leucope nia non nota: agranulocitosi, trombocitopenia, aplasia midollare, ane mia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni an afilattiche (compreso shock). Disturbi del metabolismo e della nutrizi one. Non nota: iponatremia, iperpotassemia (vedere paragrafi 4.4 e 4.5 ). Disturbi psichiatrici. Non nota: depressione, allucinazioni, confus ione, alterazioni dell'umore, insonnia. Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea, capogiri, sonnolenza raro: parestesia, discines ia non nota: meningite asettica, convulsioni, disgeusia. Patologie de ll'occhio. Raro: visione offuscata (vedere paragrafo 4.4). Patologie d ell'orecchio e del labirinto. Raro: tinnito, vertigini. Patologie card iache. Non nota: insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale, palpit azioni e tachicardia. Patologie vascolari. Non nota: ipertensione, vas odilatazione, vasculite (inclusa vasculite leucocitoclastica). Patolog ie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: attacchi d'asma, ede ma della laringe non nota: broncospasmo (particolarmente in pazienti con nota ipersensibilita' ad acido acetilsalicilico e altri FANS), rin iti, dispnea. Patologie gastrointestinali. Gli eventi avversi piu' com unemente osservati sono di natura gastrointestinale. Comune: dispepsia , nausea, dolore addominale, vomito, gastralgia, pirosi non comune: s tipsi, diarrea, flatulenza, gastrite raro: stomatiti ulcerative, ulce re peptiche, colite non nota: esacerbazione di coliti e del morbo di Crohn, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4), pancreatite, melena, ematemesi. La frequenza e l'entita' di tali effetti risultano sensibi lmente ridotte assumendo il farmaco a stomaco pieno (durante i pasti o insieme al latte). Patologie epatobiliari. Raro: epatiti, aumento dei livelli delle transaminasi, aumento della bilirubina sierica dovuto a malattie epatiche, ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocu taneo. Non comune: esantemi, prurito non nota: fotosensibilizzazione, alopecia, orticaria, angioedema, eritema, reazioni bollose, comprese sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, pustolosi e santematica acuta generalizzata, dermatiti, eczemi. Patologie renali e urinarie. Non nota: anormalita' nei test della funzionalita' renale, insufficienza renale acuta, nefrite tubulare interstiziale, sindrome n efrosica, disuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sed e di somministrazione. Non comune: edema, affaticamento raro: astenia . Esami diagnostici. Raro: aumento di peso. Studi clinici e dati epide miologici suggeriscono che l'uso dei FANS (specialmente ad alti dosagg i e per trattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un modes to aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto d el miocardio e ictus) (vedere paragrafo 4.4). Sono stati riportati cas i molto rari di formazione di bezoar associati con la somministrazione di sucralfato. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segna lazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autor izzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitora ggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli oper atori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa so spetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http s://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza: l'uso del ketoprofene durante il primo e secondo trimestre di gravidanza deve essere evitato. L'inibizione della sintesi di pros taglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo svilupp o embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aum entato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle p rime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardi ache era aumentato da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%. E' stato stim ato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negl i animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostagla ndine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post- impianto e di mortalita' embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incid enza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sint esi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante i l primo e il secondo trimestre di gravidanza KETODOL deve essere utili zzato solamente in caso di necessita'. Se KETODOL e' utilizzato da don ne che stanno tentando di avere un bambino o durante il primo e il sec ondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere la piu' bassa possib ile e la durata del trattamento la piu' breve possibile. Durante il te rzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di pros taglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare) disf unzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligoi dramnios la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possib ile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregant e che puo' occorrere anche a dosi molto basse inibizione delle contra zioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. L'u so del farmaco in prossimita' del parto puo' provocare alterazioni del l'emodinamica del piccolo circolo del nascituro con gravi conseguenze per la respirazione. Di conseguenza, ketoprofene e' controindicato dur ante il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento: non vi sono infor mazioni disponibili sull'escrezione di ketoprofene nel latte umano. Il ketoprofene non e' raccomandato durante l'allattamento. Fertilita': l 'uso dei FANS puo' compromettere la fertilita' femminile e non e' racc omandato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza. Nelle donn e che hanno problemi di fertilita' o che sono sottoposte a indagini su lla fertilita' deve essere presa in considerazione la sospensione del trattamento.

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VENORUTON Sostanze capillaroprotettrici, bioflavonoidi. Questo farmaco da 1000 mg polvere. Una bustina contiene: oxerutina 100 0 mg. Questo farmaco da 500 mg compresse rivestite. Una compressa cont iene: oxerutina 500 mg. Questo farmaco da 2% gel. 100 g di gel conteng ono: oxerutina 2 g. Questo medicinale da 1000 mg polvere: mannitolo saccarina sodica aci do citrico monoidrato. Questo medicinale da 500 mg compresse rivestite : poliacrilato dispersione 30 per cento talco magnesio stearato mac rogoli copovidone giallo tramonto lacca alluminio (E 110) titanio d iossido. Questo medicinale da 2% gel per uso cutaneo: carbomeri sodio idrossido disodio edetato benzalconio cloruro acqua depurata. Questo farmaco e' indicato nel trattamento dei sintomi correlati all'i nsufficienza venosa stati di fragilita' capillare. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti. Questo farmaco da 1000 mg polvere: da 2 a 3 bustine al giorno, a secon da della gravita' del sintomo. Il contenuto di ogni bustina di polvere va sciolto accuratamente in un po' d'acqua e assunto prima o durante i pasti, anche nell'insufficienza venosa del plesso emorroidario. Ques to medicinale da 500 mg compresse rivestite: 2 - 3 compresse al giorno . Le compresse vanno ingerite intere con un po' d'acqua, senza mastica re, prima o durante i pasti, anche nell'insufficienza venosa del pless o emorroidario. Questo farmaco da 2% gel per uso cutaneo: applicare un adeguato quantitativo di gel sia sulla zona interessata al disturbo c he sulle aree circostanti, 2 volte al giorno (mattino e sera). Massagg iare leggermente per far penetrare il medicinale fino all'assorbimento completo, cioe' finche' non si sente al contatto delle mani che la pe lle e' asciutta. Non superare le dosi consigliate. Usare solo per brev i periodo di trattamento. Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare per la co nservazione. I pazienti che soffrono di edemi agli arti inferiori dovuti a malattie cardiache, renali o epatiche non devono assumere questo farmaco poich e' l'effetto di questo medicinale non e' dimostrato in queste indicazi oni. Popolazione pediatrica: l'impiego di questo farmaco non e' raccom andato nei bambini. Questo medicinale in gel: l'uso, specie se prolung ato, dei prodotti da applicare sulla cute puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso occorre interrompere il trattamento e rivolgersi al proprio medico per istituire una terapia idonea. Info rmazioni importanti su alcuni eccipienti: questo farmaco da 500 mg com presse rivestite con film contiene giallo tramonto lacca alluminio (E 110) che puo' causare reazioni allergiche. Questo medicinale in gel co ntiene benzalconio cloruro che e' irritante. Puo' causare reazioni cut anee locali. Ad oggi non e' stata riportata alcuna specifica interazione dell'oxeru tina con altri medicinali. I dati in vitro su una possibile modulazion e dell'attivita' del CYP3A da parte dei componenti dell'oxerutina (que rcetina e rutina presenti in tracce) sono discordanti. Questo farmaco in gel: nessuna interazione con medicinali e' stata riportata. Questo farmaco in formulazioni orali. Riassunto del profilo di sicurez za: questo farmaco puo' causare in rari casi effetti indesiderati gast rointestinali o reazioni cutanee quali disturbi gastrointestinali, fla tulenza, diarrea, dolore addominale, disturbi allo stomaco, dispepsia, rash, prurito o orticaria. Molto rara e' la comparsa di vertigini, ma l di testa, vampate di calore, stanchezza o reazioni di ipersensibilit a' come reazioni anafilattoidi. Riassunto delle reazioni avverse: gli effetti indesiderati sono elencati di seguito mediante la classificazi one per sistemi organi e frequenza. Le frequenze sono definite come: m olto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100 a < 1/10) non comune (>= 1/1. 000 a < 1/100) raro (>= 1/10.000 a < 1.000) molto raro (< 1/10.000), o non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effett i indesiderati sono indicati in ordine decrescente di gravita'. Distur bi del sistema immunitario. Molto raro: reazioni anafilattoidi, reazio ni di ipersensibilità. Patologie del sistema nervoso. Molto raro: capo giri, mal di testa. Patologie vascolari. Molto raro: vampate. Patologi e gastrointestinali. Disturbi gastrointestinali, flatulenza, diarrea, dolore addominale, disturbi allo stomaco, dispepsia. Patologie della c ute e del tessuto sottocutaneo. Raro: rash, prurito, orticaria. Patolo gie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Mo lto raro: stanchezza. Questo farmaco in gel. Riassunto del profilo di sicurezza: questo medicinale in gel e' ben tollerato. Sono stati osser vati rari casi di sensibilizzazione con comparsa di reazioni cutanee. Tali sintomi scompaiono con l'interruzione del trattamento. Segnalazio ne delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avv erse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e ' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiest o di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov. it/content/come-segnalare-una-sosp etta-reazioneavversa. Gravidanza: la sicurezza del farmaco in gravidanza non e' stata determ inata, pertanto non e' raccomandato in gravidanza. Allattamento: negli studi su animali, sono state trovate tracce di oxerutina nel latte ma terno. Si presume che le piccole quantita' di oxerutina che passano ne l latte materno possono essere considerate senza rilevanza clinica per l'uomo. Fertilita': gli studi su animali non hanno evidenziato effett i sulla fertilita' dopo somministrazione di oxerutina.

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MOBILISIN CREMA 40G

MOBILISIN 40 G CREMA Farmaci antiinfiammatori non steroidei per uso topico. Acido flufenamico (acido N-[alfa, alfa, alfa-trifluoro-m-tolil]-antran ilico) 3 g, etilenglicole monosalicilato 2,64 g (corrispondente ad aci do salicilico 2 g), glicosaminoglicanopolisolfato 0,2 g (P.M. 20000-30 000). Mono-di-gliceridi di acidi grassi sali di sodio di alcool grassi solf onati trigliceridi di acidi grassi vegetali alcool miristico silica to di alluminio e magnesio acido cloridrico 25% acido sorbico isopr opanolo olio di rosmarino olio di melissa acqua depurata q.b. a 100 g. Trattamento sintomatico di: affezioni dolorose, flogistiche e degenera tive localizzate dell'apparato locomotore e di sostegno, dei muscoli, dei tendini, dei legamenti, delle articolazioni, della colonna vertebr ale, dei dischi intervertebrali e delle parti molli tensioni muscolar i, dolori motori, lombaggini, rigidita' cervicale, nevralgie, sciatica . Ipersensibilita' ai salicilati o ad uno qualsiasi degli eccipienti. No n applicare la crema su mucose, bruciature, infezioni o altre dermatos i. Non applicare a neonati e bambini. Qualora non prescritto diversamente dal medico, applicare piu' volte a l giorno un filo di crema di 5-10 cm e massaggiare leggermente. Per co nseguire un risultato terapeutico ottimale, usare regolarmente il prod otto durante il trattamento, se necessario anche per un periodo di tem po prolungato. Non esistono particolari modalita' di conservazione. Lavarsi accuratamente le mani dopo l'applicazione della crema. In caso di uso cronico possono verificarsi reazioni cutanee. Evitare l'esposi zione intensa delle zone trattate alla luce del sole. Evitare l'uso cr onico o l'applicazione su aree cutanee estese in caso di malattia rena le ed in particolare in caso di insufficienza renale. L'applicazione p rolungata della crema su zone cutanee estese puo' determinare un aumen to dell'assorbimento sistemico e richiede cautela (rischio di salicili smo, specialmente nei pazienti con insufficienza renale). L'uso, speci e se prolungato, dei prodotti per uso topico puo' dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso e' necessario interrompere il tratt amento ed istituire una terapia idonea. L'uso cronico della crema su aree estese puo' determinare un aumento d ella tossicita' del metotrexato e dell'effetto ipoglicemizzante delle sulfaniluree. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: e' possibile che uno qualsiasi dei componenti la crema provochi una reazione allergica. Rar o: possono manifestarsi reazioni di ipersensibilita' in forma di irrit azione cutanea o eritema. Possono manifestarsi prurito, eruzioni cutan ee e reazioni di fotosensibilita'. Questi sintomi si risolvono solitam ente alla sospensione del trattamento, indicato in tali casi. Patologi e gastrointestinali/condizioni generali: se la crema e' stata applicat a su zone estese per un lungo periodo di tempo e' possibile che si man ifestino effetti indesiderati a carico di un organo o dell'intero sist ema, come e' stato osservato anche in seguito alla somministrazione si stemica di medicinali contenenti acido flufenamico e acido salicilico (compresi sintomi gastrointestinali, nausea, cefalea, vertigini e male ssere generale). Tenere in considerazione questi sintomi ed interrompe re il trattamento, se gli stessi persistono. Il prodotto va usato solo in caso di effettiva necessita' sotto il dir etto controllo del medico e limitatamente a brevi periodi di trattamen to.

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