MYLAN SpA
FROBEFLU 20CPREFF330MG+200MG
FROBEFLU 330 MG + 200 MG COMPRESSE EFFERVESCENTI Altri analgesici e antipiretici, acido salicilico e derivati. Ogni compressa effervescente contiene, principi attivi: acido acetilsa licilico 330 mg acido ascorbico 200 mg. Eccipiente con effetti noti: sodio bicarbonato, sodio benzoato. Per l'elenco completo degli eccipie nti, vedere paragrafo 6.1. Sodio bicarbonato, acido citrico anidro, glicina, sodio benzoato. Frobeflu e' indicato negli adulti e negli adolescenti di eta' superior e ai 16 anni per mal di testa e di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori reumatici e muscolari. Terapia sintomatica degli stati febbril i e delle sindromi influenzali e da raffreddamento. Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipient i elencati al paragrafo 6.1 ipersensibilita' ai salicilati o ad altri analgesici (antidolorifici)/antipiretici (antifebbrili)/antinfiammato ri non steroidei storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o piu' episodi distinti di dimostrata ulceraz ione o sanguinamento) ulcera gastro-duodenale in fase attiva ed altre gastropatie diatesi emorragiche (in particolare emofilia, ipoprotrom binemia e deficit di vitamina K) grave insufficienza cardiaca insuff icienza epatica o renale grave pazienti affetti da asma bronchiale, p articolarmente se e' associata a poliposi nasale e angioedema bambini e adolescenti di eta' inferiore a 16 anni dosi > 100 mg/die durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6) bambini e ado lescenti con sintomi di influenza o varicella a causa del rischio di s indrome di Reye deficit della glucosio-6-fosfato deidrogenasi allatt amento (vedere paragrafo 4.6) trattamento concomitante con metotrexat o (a dosi di 15 mg/settimana o piu') o con warfarin (vedere paragrafo 4.5). Posologia. Adulti e adolescenti di eta' superiore a 16 anni, le dosi r accomandate sono le seguenti: come antipiretico e analgesico per dolor i di lieve o moderata intensita': 1 compressa ogni 4-6 ore, secondo ne cessita' dolori reumatici e muscolari, nevralgie: 1-2 compresse, due- tre volte al giorno. Speciali popolazioni, popolazione pediatrica: Fro beflu non e' indicato per l'uso nella popolazione pediatrica (vedere p aragrafo 4.3). Anziani: i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dos aggi minimi sopraindicati. Non superare le dosi consigliate senza il p arere del medico. Dopo tre giorni di impiego alla dose massima o dopo 5 giorni di impiego continuativo consultare il medico. Modo di sommini strazione: sciogliere le compresse in un bicchiere d'acqua, assumere a stomaco pieno. Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Tenere il conten itore ben chiuso. Questo medicinale non deve essere utilizzato nei bambini e negli adole scenti di eta' inferiore a 16 anni (vedere paragrafo 4.3). I medicinal i contenenti acido acetilsalicilico sono controindicati nei bambini e negli adolescenti con infezioni virali, specialmente influenza A, infl uenza B e varicella, a causa del rischio di sindrome di Reye, una mala ttia molto rara, ma pericolosa per la vita, che richiede un immediato intervento medico (vedere paragrafo 4.3). La sindrome di Reye si manif esta con vomito persistente e segni di danno progressivo del sistema n ervoso centrale (torpore, fino alla comparsa di convulsioni generalizz ate e coma), segni di lesione epatica e ipoglicemia. Anziani: i pazien ti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FAN S, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che posson o essere fatali. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile (vedere paragrafo 4.2). I soggetti di eta ' superiore a 70 anni, soprattutto in presenza di terapie concomitanti , devono usare questo medicinale solo dopo aver consultato il medico. Un eventuale impiego di alte dosi e/o per lungo tempo va comunque effe ttuato solo dopo aver consultato il medico e sotto il diretto controll o di quest'ultimo. Cautela e' anche necessaria nei seguenti casi: sogg etti anziani con funzionalita' renale ridotta o diminuiti livelli di a lbumina plasmatica, per il rischio di maggiore tossicita' soggetti af fetti da deficit G-6-PD (Glucosio-6-fosfato deidrogenasi), per la poss ibile insorgenza di emolisi, disturbi gastrici ed intestinali cronici o ricorrenti o compromessa funzionalita' renale. L'uso di Frobeflu dev e essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selett ivi della COX-2. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati c on l'uso della dose minima efficace per la durata di trattamento piu' breve possibile che occorre per controllare i sintomi. Emorragia gastr ointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con t utti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riport ate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che posso no essere fatali. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, so prattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perfora zione e' piu' alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile. L'uso conc omitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa proto nica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumen tare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere sotto e paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale, in particol are anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusu ale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fas i iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti c he assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio d i ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o age nti antiaggreganti come l'aspirina (acido acetilsalicilico da 50 mg a 375 mg al giorno) (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Frobeflu il trattamento deve essere sospeso. Morbo di Crohn, colite ulcerosa: l'ac ido acetilsalicilico, come i FANS in generale, costituisce un fattore di rischio per la recidiva clinica della malattia, puo' favorire la co mparsa di complicanze diverticolari quali perforazione, fistolizzazion e e ascessi. E' consigliabile che venga consultato il medico da parte dei pazienti con disturbi gastrici ed intestiA-nali o ridotta funA-zio nalita' renale (da lieve a moderata). L'acido acetilsalicilico e gli a ltri FANS possono causare reazioni di ipersensibilita' (compresi attac chi d'asma, rinite, angioedema o orticaria). Nei soggetti con asma e/o rinite (con o senza poliposi nasale) e/o orticaria le reazioni posson o essere piu' frequenti e gravi. L'acido acetilsalicilico modifica l'u ricemia (nella dose analgesica l'acido acetilsalicilico aumenta l'uric emia inibendo l'escrezione di acido urico, alle dosi utilizzate in reu matologia, l'acido acetilsalicilico ha un effetto uricosurico). Eparin e a basso peso molecolare ed eparine frazionate (vedere paragrafo 4.5) . Nei pazienti diabetici, in trattamento con ad es solfoniluree, i sal icilici possono aumentare l'effetto ipoglicemizzante delle sulfonilure e (vedere paragrafo 4.5). Occorre cautela nei pazienti con una storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiche', in associazione al la terapia con FANS, sono state riportate ritenzione idrica ed edema. Il rischio e' maggiore nei soggetti in trattamento con diuretici. Il m edicinale e' controindicato nell' insufficienza renale, cardiaca o epa tica gravi (vedere paragrafo 4.3). Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-J ohnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto rara mente in associazione con l'uso dei FANS (vedere paragrafo 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a piu' alto risch io: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei ca si entro il primo mese di trattamento. Frobeflu deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. L'acido ascorbico (vitamina C) deve essere usato con cautela da soggetti che soffrono, o abbiano sofferto in passato, di nefrolitiasi (calcolosi renale) e da quelli affetti da deficit di G6PD (Glucosio-6-fosfato deidrogenasi), emocromatosi, talas semia o anemia sideroblastica. L'attivita' di sostanze quali lo spiron olattone, la furosemide e i preparati antigottosi viene diminuita dall 'acido acetilsalicilico. Evitare, pertanto, l'uso contemporaneo di que st'ultimo con i farmaci suddetti, salvo diverso parere del medico (ved ere paragrafo 4.5). Se durante il trattamento compaiono vomito prolung ato e profonda sonnolenza, interrompere la somministrazione. Chirurgia : se si deve essere sottoposti ad un intervento chirurgico (anche di p iccola entita', ad esempio estrazioni dentarie) e nei giorni precedent i si e' fatto uso di acido acetilsalicilico o di un altro FANS, vi e' un aumentato rischio di emorragia e occorre informarne il chirurgo per i possibili effetti sulla coagulazione. Metotrexato (dosi maggiori o uguali a 15 mg/settimana): aumento dei li velli plasmatici e della tossicita' del metotrexato il rischio di eff etti tossici e' maggiore se la funzione renale e' compromessa. Evitare l'uso concomitante (vedere paragrafo 4.3). La somministrazione di aci do acetilsalicilico, quindi, puo' potenziare gli effetti indesiderati del metotrexato e gli effetti e le manifestazioni secondarie di tutti gli antireumatici non steroidei. Analgesici: evitare la somministrazio ne concomitante di altri salicilati o altri FANS (comprese le formulaz ioni topiche) per aumento del rischio di effetti indesiderati gravi. C orticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastroi ntestinale (vedere paragrafo 4.4). Anticoagulanti: aumento del rischio di sanguinamento dovuto all'inibizione dei trombociti, al rischio di lesioni della mucosa duodenale, al potenziamento dell'effetto farmacol ogico e allo spiazzamento degli anticoagulanti orali dai loro siti di legame con le proteine plasmatiche (vedere paragrafo 4.4). Warfarin: g rave aumento del rischio di emorragia per potenziamento dell'effetto a nticoagulante. Evitare l'uso concomitante (vedere paragrafo 4.3) Epari ne a basso peso molecolare ed eparine non frazionate: l'uso congiunto di medicinali che agiscono a diversi livelli dell'emostasi aumenta il rischio di sanguinamento. Antiaggreganti piastrinici (ad es. clopidogr el e dipiridamolo) e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRls): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere p aragrafo 4.4). Anagrelide: aumento del rischio di emorragia e diminuzi one dell'effetto antitrombotico. Se la somministrazione concomitante n on puo' essere evitata, si raccomanda di effettuare un monitoraggio cl inico. Pemetrexed nei pazienti con riduzione della funzionalita' renal e da lieve a moderata (clearance della creatinina tra 45 ml/min e 80 m l/min) aumento del rischio di tossicita' da pemetrexed (dovuto alla d iminuita eliminazione renale di pemetrexed causata dall'acido acetilsa licilico) con dosi antinfiammatorie di acido acetilsalicilico. Antidia betici (es insulina e ipoglicemizzanti orali come sulfaniluree): aumen to dell'effetto ipoglicemizzante. Diuretici e antiipertensivi: i FANS possono ridurre gli effetti antiipertensivi di diuretici e altri agent i antiipertensivi. Come per altri FANS, la somministrazione concomitan te di acido acetilsalicilico con antiipertensivi (es. ACE-inibitori) o diuretici aumenta il rischio di insufficienza renale acuta a causa de lla ridotta filtrazione glomeruale per ridotta sintesi renale di prost aglandine. Acido valproico: e' stato segnalato che l'acido acetilsalic ilico riduce il legame del valproato con l'albumina sierica, aumentand o cosi' le sue concentrazioni plasmatiche libere allo stato stazionari o. Alcalinizzanti delle urine (es. antiacidi, citrati): gli antiacidi assunti contemporaneamente ad altri farmaci possono ridurne l'assorbim ento l'escrezione di acido acetilsalicilico aumenta nelle urine alcal inizzate. Digossina e litio: l'acido acetilsalicilico riduce significa tivamente l'escrezione renale di digossina e litio, con conseguente au mento delle loro concentrazioni plasmatiche. Inibitori dell'anidrasi c arbonica (acetazolamide): ridotta eliminazione di acetazolamide che pu o' provocare grave acidosi e aumento della tossicita' a livello del si stema nervoso centrale. Fenitoina: aumento dell'effetto della fenitoin a. Metoclopramide e domperidone: aumento dell'effetto dell'acido aceti lsalicilico per incremento della velocita' di assorbimento. Uricosuric i (es: probenecid e sulfinpirazone): diminuzione dell'effetto uricosur ico. Vaccino contro la varicella: si raccomanda di non somministrare s alicilati ai pazienti che hanno ricevuto la vaccinazione contro la var icella per un periodo di sei settimane dopo la vaccinazione. Casi di s indrome di Reye si sono verificati a seguito dell'uso di salicilati du rante l'infezione da varicella. Zafirlukast: aumento della concentrazi one plasmatica di zafirlukast. Alcol: aumento del rischio di sanguinam ento intestinale. A dosi superiori a 2 g al giorno di vitamina C, l'ac ido ascorbico puo' interferire con i seguenti test: dosaggi della crea tinina e del glucosio nel sangue e nelle urine. E' percio' consigliabi le sospendere l'assunzione di vitamina C alcuni giorni prima di proced ere a tale esame. Il metamizolo puo' ridurre l'effetto dell'acido acet ilsalicilico sull'aggregazione piastrinica, se assunto contemporaneame nte. Pertanto, questa combinazione deve essere usata con cautela nei p azienti che assumono aspirina a basse dosi per la cardioprotezione. Gli eventi avversi piu' comunemente osservati sono di natura gastroint estinale. Patologie del sistema emolinfopoietico: sindromi emorragiche (epistassi, emorragie gengivali, trombocitopenia, porpora) con aument o del tempo di sanguinamento. Questo effetto persiste per 4-8 giorni d opo l'interruzione della somministrazione di acido acetilsalicilico. E ' causa di rischio emorragico in pazienti sottoposti ad intervento chi rurgico alte dosi di vitamina C (> 1 g) possono aumentare l'emolisi in pazienti con deficienza di G6PD-deidrogenasi in forma di emolisi cr onica. Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche: angioede ma, eruzioni cutanee (orticaria, eritema), edema laringeo, broncospasm o, edema di Quincke, reazioni anafilattiche, asma, polipi nasali, rino rrea attacco acuto di asma in pazienti sensibili. Patologie del siste ma nervoso: tinnito diminuzione dell'udito cefalea, capogiro, solita mente segno di sovradosaggio. Patologie cardiache: edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono state riportate in trattamento con FANS . Patologie gastrointestinali: disturbi a livello gastrico (pirosi, ep igastralgia), stipsi, nausea, vomito, diarrea, flatulenza, dispepsia, dolore addominale, stomatite ulcerativa, esacerbazione di colite e mor bo di Crohn (vedere paragrafo 4.4) ulcera peptica, anche perforata e morragia gastrointestinale, che puo' essere manifesta (ematemesi, mele na) e talvolta fatale, od occulta e causare anemia sideropenica. Tali sanguinamenti sono piu' frequenti con l'aumentare del dosaggio, in par ticolare nei pazienti anziani (vedere paragrafo 4.4) gastriti (osserv ate meno frequentemente). Patologie della cute e del tessuto sottocuta neo: reazioni bollose inclusa sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica. Patologie renali e urinarie: diminuzione del fluss o ematico renale e scompenso renale acuto in pazienti con ridotta funz ionalita' renale formazione di calcoli di ossalato ed acido urico con alte dosi di vitamina C (> 1 g) sindrome di Reye. Patologie respirat orie, toraciche e mediastiniche: rinite, dispnea raramente broncospas mo, attacchi di asma. Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali : ritardo del parto. Se si manifestano mal di testa e disturbi gastroi ntestinali, costituiti principalmente da fenomeni di tipo lassativo, e ' opportuno interrompere il trattamento. Segnalazione delle reazioni a vverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che s i verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in qu anto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qual siasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnal azione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reaz ioni-avverse. Poiche' l'acido acetilsalicilico puo' provocare fenomeni emorragici ne l feto e nella madre, ritardi del parto e, nel nascituro, precoce chiu sura del dotto di Botallo, il suo impiego e' controindicato nel terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Gravidanza, basse dosi (fino a 100 mg/die di acido acetilsalicilico): gli studi clinici indi cano che le dosi fino a 100 mg/die possono essere considerate sicure l imitatamente ad un impiego in ambito ostetrico, che richiede un monito raggio specialistico. Dosi di 100-500 mg/die di acido acetilsalicilico : ci sono insufficienti dati clinici relativi all'uso di dosi superior i a 100 mg/die fino a 500 mg/die. Quindi, le raccomandazioni di seguit o riportate per le dosi di 500 mg/die si applicano anche a questo rang e di dosaggio. Dosi di 500 mg/die di acido acetilsalicilico e oltre: l 'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessare negativam ente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi e pidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malform azione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sin tesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza. Il risch io assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%. E' stato stimato che il rischio aumenta con la do se e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di in ibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un au mento della perdita di pre- e post-impianto e di mortalita' embrione-f etale. Inoltre, un aumento dell'incidenza di varie malformazioni, incl usa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se l'acido acetilsalicilico e' usa to da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e second o trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le piu' basse possibili. Durante il terzo trimestre d i gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine poss ono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura premat ura del dotto arterioso e ipertensione polmonare) disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamniosi. La madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolunga mento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puo' o ccorrere anche a dosi molto basse inibizione delle contrazioni uterin e risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentement e, l'acido acetilsalicilico alle dosi > 100 mg/die e' controindicato d urante il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento, l'acido acetils alicilico in piccole quantita' passa nel latte materno: Frobeflu non d eve essere assunto durante l'allattamento.
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