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MENTOLO ALM 1% 1FL 100G
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MENTOLO ALM 1% 1FL 100G

MENTOLO ALMUS 1% POLVERE CUTANEA Altri antipruriginosi. 100 g di polvere contengono: mentolo 1 g. Talco. Il medicinale e' indicato nel trattamento sintomatico di eruzioni cuta nee dovute a malattie esantematiche, irritazione, anche da sfregamento , prurito e bruciore in caso di punture di insetto, eritema solare e u stioni. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti bambini fino a 30 mesi di eta' bambini con una storia di epilessi a o convulsioni febbrili. Cospargere uniformemente la zona interessata 2 o piu' volte al giorno. E' controindicato nei bambini fino a 30 mesi di eta'. La durata del t rattamento non deve superare i 3 giorni. Nessuna. Questo prodotto contiene derivati terpenici che, in dosi eccessive, po ssono provocare disturbi neurologici come convulsioni in neonati e bam bini. Il trattamento non deve essere prolungato per piu' di 3 giorni p er i rischi associati all'accumulo di derivati terpenici, quali ad ese mpio canfora, cineolo, niaouli, timo selvatico, terpineolo, terpina, c itrale, mentolo e oli essenziali di aghi di pino, eucalipto e trementi na (a causa delle loro proprieta' lipofiliche non e' nota la velocita' di metabolismo e smaltimento) nei tessuti e nel cervello, in particol are disturbi neuropsicologici. - Non deve essere utilizzata una dose s uperiore a quella raccomandata per evitare un maggior rischio di reazi oni avverse al medicinale e i disturbi associati al sovradosaggio. Il prodotto e' infiammabile, non deve essere avvicinato a fiamme. Il medi cinale deve essere impiegato solo per uso esterno non deve essere ina lato e non deve essere applicato su occhi e mucose. Non deve essere ap plicato su ferite aperte ne' su guanti chirurgici. Il farmaco deve ess ere usato con cautela nei bambini fino a 6 anni di eta'. L'uso di rout ine nell'igiene quotidiana del bambino e' sconsigliato in quanto l'ina lazione puo' causare irritazioni polmonari con il rischio di gravi dif ficolta' respiratorie e morte. Nel caso in cui si sospetti che il bamb ino abbia inalato il farmaco, deve essere attentamente monitorata la f unzionalita' respiratoria perche' la comparsa dei sintomi puo' essere ritardata di parecchie ore. Nei neonati con deficienze di glucosio 6-f osfato deidrogenasi esposti a mentolo puo' verificarsi emolisi e kerni ctero. Informazioni importanti su alcuni eccipienti: talco. E' stato r iportato che l'abuso di medicinali somministrati per via intranasale, contenenti talco come eccipiente, ha causato granulomi a livello polmo nare. Anche se il talco non causa tossicita' acuta, sono stati riporta ti casi fatali in seguito ad esposizione acuta al talco. L'inalazione della polvere ha causato morte, principalmente nei neonati. L'inalazio ne di talco causa irritazione del tratto respiratorio, tosse, respiro affannoso, starnuti, vomito e cianosi. L'insorgenza di questi sintomi puo' avvenire nelle 12 - 24 ore successive. L'esposizione acuta puo' p rovocare effetti permanenti ai polmoni. L'intensa e prolungata esposiz ione al talco puo' causare pneumoconiosi. Quando iniettato per via end ovenosa puo' causare retinopatia, emboli e ipertensione polmonare. L'a pplicazione di talco su ferite aperte puo' provocare gravi reazioni gr anulomatose. Il talco e' un agente fortemente irritante per gli occhi e puo' causare simblefaro, in alcuni casi tale da richiedere correzion e chirurgica. Non deve essere usato in concomitanza con altri prodotti (medicinali o cosmetici) contenenti derivati terpenici, indipendentemente dalla via di somministrazione (orale, rettale, cutanea, nasale o inalatoria). Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati del mentolo organiz zati secondo la classificazione organo sistema MedDRA. Non sono dispon ibili dati sufficienti per stabilire la frequenza degli effetti elenca ti. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: dermatiti da cont atto. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somminis trazione: ustioni nella sede di applicazione. Sono stati riportati cas i di granulomi ombelicali dovuti alla contaminazione del residuo del c ordone ombelicale con talco in polvere. A causa della presenza di ment olo e in caso di non osservanza delle dosi raccomandate puo' presentar si un rischio di convulsioni nei bambini e nei neonati. Segnalare qual siasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnal azione. Non vi sono o sono disponibili in numero limitato i dati relativi all' uso di mentolo in donne in gravidanza. Non e' raccomandato durante la gravidanza e in donne in eta' fertile che non usano misure contraccett ive. Vi sono informazioni insufficienti sull'escrezione di mentolo nel latte materno. Il farmaco non deve essere utilizzato durante l'allatt amento.

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ACIDO BORICO ALM 3% 500ML
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ACIDO BORICO ALM 3% 500ML

ACIDO BORICO ALMUS Antisettici e disinfettanti. Acido borico. Unguento: vaselina bianca. Soluzione cutanea: sodio benzoato, metil pa raidrossibenzoato etil paraidrossibenzoto, propil paraidrossibenzoato , sodio idrossido, propilene glicole, acqua depurata. Antisettico per la disinfezione di ustioni minori e di aree cutanee ir ritate o screpolate. L'unguento ha anche un'azione decongestionante. L a soluzione si utilizza, inoltre, sottoforma di tamponi locali ad azio ne decongestionante. L'acido borico e' indicato come antibatterico per il trattamento dell'acne. L'acido borico e' controindicato in caso di: ipersensibilita' al princ ipio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti estese lesioni cutane e bambini di eta' inferiore a 3 anni. Uso esterno: applicare al bisogno sulla zona interessata. Adulti: l'ac ido borico puo' essere applicato direttamente una o due volte al giorn o sulle aree infiammate in caso di pelle screpolata, irritata o secca, abrasioni, scottature lievi, scottature solari, scottature da vento o punture di insetti. Bambini al di sopra dei 3 anni: l'acido borico pu o' essere applicato direttamente una o due volte al giorno sulle aree infiammate associate a pelle screpolata, irritata o secca, dermatite d a pannolino, scottature lievi, scottature solari, scottature da vento o punture di insetti. Tenere il contenitore ben chiuso per proteggere il medicinale dalla lu ce. Un'eccessiva e prolungata applicazione su aree estese o su cute lesa p uo' causare tossicita' da accumulo. Il medicinale non deve essere util izzato per uso oftalmico. Il farmaco soluzione cutanea contiene sodio benzoato, lievemente irritante per la cute, gli occhi e le mucose met il paraidrossibenziato, etil paraidrossibenzoato, propil paraidrossibe nzoato, che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate) e, e ccezionalmente, broncospasmo propilene glicole che puo' causare irrit azione cutanea. Non sono note interazioni tra l'acido borico per uso esterno e altri m edicinali. L'assorbimento dell'acido borico attraverso la cute integra e' inferio re allo 0,5%, tuttavia puo' aumentare se somministrato accidentalmente per via sistemica o applicato su ferite o lesioni. Di seguito sono ri portati gli effetti indesiderati dell'acido borico verificatisi in cas o di tossicita' da accumulo, dopo esposizione prolungata e a seguito d i assorbimento sistemico. Tali effetti sono organizzati secondo la cla ssificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati suff icienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Patol ogie della cute e del tessuto sottocutaneo: dermatiti, eruzioni cutane e, alopecia. Patologie gastrointestinali: disturbi gastro-intestinali nausea, vomito, diarrea. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: anoressia. Patologie endocrine: disordini mestruali. Patologie del si stema emolinfopoietico: anemia. Patologie del sistema muscoloscheletri co e del tessuto connettivo: debolezza. Disturbi psichiatrici: confusi one. Patologie del sistema nervoso: convulsioni. Non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanze esposte. Gli s tudi su animali sono insufficienti per evidenziare gli effetti sullo s viluppo embrionale/fetale. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto, tuttavia se il medicinale e' utilizzato in accordo con le modalita' d'uso, l'assorbimento e' scarso e quindi il rischio di effe tti sistemici e' minimo. Non sono disponibili dati sull'utilizzo del m edicinale durante l'allattamento e non e' noto se tale principio attiv o passi nel latte materno. Tuttavia, poiche' l'assorbimento del farmac o puo' ritenersi trascurabile, e' molto improbabile che quantita' rile vanti raggiungano il latte materno.

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IODIO SOL ALCO I 20ML
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IODIO SOL ALCO I 20ML

IODIO ALMUS 7%/5% SOLUZIONE CUTANEA ALCOOLICA Antisettici e disinfettanti. Iodio potassio ioduro. Alcol, acqua. Disinfezione della cute integra per trattamenti occasionali. Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipient i generalmente controindicato in gravidanza non usare in bambini di eta' inferiore ai 6 mesi. Pennellare sulla parte da trattare. Conservare nella confezione originale (materiale resistente allo iodio ) per riparare il medicinale dalla luce e dal calore diretto. Per esclusivo uso esterno. Non ingerire. Evitare il contatto con gli o cchi. L'applicazione prolungata puo' provocare irritazione e causticaz ioni della superficie trattata, pertanto il medicinale non deve essere utilizzato per trattamenti prolungati. Il medicinale deve essere appl icato solo su cute integra e non lesa, poiche' oltre a causare irritaz ione, ritarda la cicatrizzazione di ferite e abrasioni. L'uso specie s e prolungato puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso interrompere il trattamento e adottare idonee misure terapeutich e. Per evitare l'assorbimento eccessivo di iodio, non coprire con bend aggi occlusive l'area della cute trattata. In caso di impiego per peri odi prolungati su estese superfici corporee, su mucose o sotto bendagg io occlusivo, in particolare nei bambini e nei pazienti con disordini tiroidei, e' necessario eseguire tests di funzionalita' tiroidea. Poic he' lo iodio puo' alterare la funzione della tiroide, si raccomanda di usare con precauzione in soggetti con patologie tiroidee, nei pazient i di eta' superiore ai 45 anni o con gozzo. In eta' pediatrica usare s olo in casi di effettiva necessita' e sotto controllo medico. Interrom pere il trattamento almeno 10 giorni prima di effettuare una scintigra fia con iodio marcato. A seguito del trattamento potrebbero risultare alterati gli esiti dei test di funzionalita' tiroidea, soprattutto nei neonati prematuri. Se entra in contatto con l'acetone, lo iodio elementare forma un compo sto pungente irritante. Nel valutare le interazioni con altri farmaci occorre tenere in considerazione i possibili effetti sistemici di iodi o, sebbene quando somministrato localmente nelle modalita' consigliate esso venga assorbito solo in piccole quantita'. Gli effetti di iodio e ioduri sulla tiroide possono essere alterati da altri composti tra c ui amiodarone e litio. Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di iodio, organizza ti secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disp onibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effett i elencati. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: bruciore od irritazione, eruzioni acneiformi, iododerma, ritardo della cicatriz zazione di tessuti lesi. L'inalazione di vapori di iodio e' molto irri tante per le mucose. Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipe rsensibilita' che includono orticaria, angioedema, emorragie cutanee o porpora, febbre, artralgia, linfoadenopatia e eosinofilia. Lo iodio, quando somministrato localmente nelle modalita' consigliate, viene ass orbito solo in piccole quantita' con minimi effetti sistemici. Di segu ito vengono comunque elencate le reazioni avverse dovute ad effetti si stemici del farmaco, che si potrebbero manifestare in casi di assorbim ento anomalo (usi abbondanti, prolungati o con occlusione della zona d ella cute trattata). Patologie endocrine: effetti sulla tiroide a poss ono provocare gozzo e ipotiroidismo, cosi' come ipertiroidismo (morbo di Basedow). Gozzo e ipotiroidismo possono manifestarsi che nei neonat i esposti a ioduri in gravidanza. Lo iodio puo' interferire con le pro ve di funzionalita' tiroidea. Disturbi psichiatrici: depressione, inso nnia. Patologie del sistema nervoso: cefalea. Patologie gastrointestin ali: nausea, vomito, diarrea. Patologie dell'apparato riproduttivo e d ella mammella: impotenza. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni d a procedura: l'uso prolungato puo' provocare una serie di effetti avve rsi chiamati nel loro complesso "iodismo", alcuni dei quali possono es sere dovuti ad ipersensibilita'. Questi effetti avversi includono sapo re metallico, aumento della salivazione, bruciore e dolore alla bocca possono manifestarsi anche rinite acuta, sindrome similcoriza, gonfio re e infiammazione della gola, irritazione e gonfiore agli occhi e aum ento della lacrimazione. Si possono sviluppare edema polmonare, dispne a e bronchite. Lo iodio e' scarsamente assorbito quando utilizzato nelle modalita' pr eviste. Lo iodio che raggiunge la circolazione sistemica attraversa la placenta e un eccesso di iodio e' dannoso per il feto: l'uso di iodio durante la gravidanza e' stato associato a gozzo, ipotiroidismo, prob lemi respiratori, cuore ingrossato, compressione della trachea e morte neonatale. Lo iodio e' escreto nel latte materno. L'uso di dosi ecces sive di iodio in madri durante l'allattamento puo' aumentare il livell o di iodio nel latte materno e causare ipotiroidismo transitorio nei l attanti. L'uso di iodio, anche quando applicato localmente, e' general mente da evitare in gravidanza e durante l'allattamento.

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IODIO SOL ALCO I 50ML
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IODIO SOL ALCO I 50ML

IODIO ALMUS 7%/5% SOLUZIONE CUTANEA ALCOOLICA Antisettici e disinfettanti. Iodio potassio ioduro. Alcol, acqua. Disinfezione della cute integra per trattamenti occasionali. Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipient i generalmente controindicato in gravidanza non usare in bambini di eta' inferiore ai 6 mesi. Pennellare sulla parte da trattare. Conservare nella confezione originale (materiale resistente allo iodio ) per riparare il medicinale dalla luce e dal calore diretto. Per esclusivo uso esterno. Non ingerire. Evitare il contatto con gli o cchi. L'applicazione prolungata puo' provocare irritazione e causticaz ioni della superficie trattata, pertanto il medicinale non deve essere utilizzato per trattamenti prolungati. Il medicinale deve essere appl icato solo su cute integra e non lesa, poiche' oltre a causare irritaz ione, ritarda la cicatrizzazione di ferite e abrasioni. L'uso specie s e prolungato puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso interrompere il trattamento e adottare idonee misure terapeutich e. Per evitare l'assorbimento eccessivo di iodio, non coprire con bend aggi occlusive l'area della cute trattata. In caso di impiego per peri odi prolungati su estese superfici corporee, su mucose o sotto bendagg io occlusivo, in particolare nei bambini e nei pazienti con disordini tiroidei, e' necessario eseguire tests di funzionalita' tiroidea. Poic he' lo iodio puo' alterare la funzione della tiroide, si raccomanda di usare con precauzione in soggetti con patologie tiroidee, nei pazient i di eta' superiore ai 45 anni o con gozzo. In eta' pediatrica usare s olo in casi di effettiva necessita' e sotto controllo medico. Interrom pere il trattamento almeno 10 giorni prima di effettuare una scintigra fia con iodio marcato. A seguito del trattamento potrebbero risultare alterati gli esiti dei test di funzionalita' tiroidea, soprattutto nei neonati prematuri. Se entra in contatto con l'acetone, lo iodio elementare forma un compo sto pungente irritante. Nel valutare le interazioni con altri farmaci occorre tenere in considerazione i possibili effetti sistemici di iodi o, sebbene quando somministrato localmente nelle modalita' consigliate esso venga assorbito solo in piccole quantita'. Gli effetti di iodio e ioduri sulla tiroide possono essere alterati da altri composti tra c ui amiodarone e litio. Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di iodio, organizza ti secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disp onibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effett i elencati. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: bruciore od irritazione, eruzioni acneiformi, iododerma, ritardo della cicatriz zazione di tessuti lesi. L'inalazione di vapori di iodio e' molto irri tante per le mucose. Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipe rsensibilita' che includono orticaria, angioedema, emorragie cutanee o porpora, febbre, artralgia, linfoadenopatia e eosinofilia. Lo iodio, quando somministrato localmente nelle modalita' consigliate, viene ass orbito solo in piccole quantita' con minimi effetti sistemici. Di segu ito vengono comunque elencate le reazioni avverse dovute ad effetti si stemici del farmaco, che si potrebbero manifestare in casi di assorbim ento anomalo (usi abbondanti, prolungati o con occlusione della zona d ella cute trattata). Patologie endocrine: effetti sulla tiroide a poss ono provocare gozzo e ipotiroidismo, cosi' come ipertiroidismo (morbo di Basedow). Gozzo e ipotiroidismo possono manifestarsi che nei neonat i esposti a ioduri in gravidanza. Lo iodio puo' interferire con le pro ve di funzionalita' tiroidea. Disturbi psichiatrici: depressione, inso nnia. Patologie del sistema nervoso: cefalea. Patologie gastrointestin ali: nausea, vomito, diarrea. Patologie dell'apparato riproduttivo e d ella mammella: impotenza. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni d a procedura: l'uso prolungato puo' provocare una serie di effetti avve rsi chiamati nel loro complesso "iodismo", alcuni dei quali possono es sere dovuti ad ipersensibilita'. Questi effetti avversi includono sapo re metallico, aumento della salivazione, bruciore e dolore alla bocca possono manifestarsi anche rinite acuta, sindrome similcoriza, gonfio re e infiammazione della gola, irritazione e gonfiore agli occhi e aum ento della lacrimazione. Si possono sviluppare edema polmonare, dispne a e bronchite. Lo iodio e' scarsamente assorbito quando utilizzato nelle modalita' pr eviste. Lo iodio che raggiunge la circolazione sistemica attraversa la placenta e un eccesso di iodio e' dannoso per il feto: l'uso di iodio durante la gravidanza e' stato associato a gozzo, ipotiroidismo, prob lemi respiratori, cuore ingrossato, compressione della trachea e morte neonatale. Lo iodio e' escreto nel latte materno. L'uso di dosi ecces sive di iodio in madri durante l'allattamento puo' aumentare il livell o di iodio nel latte materno e causare ipotiroidismo transitorio nei l attanti. L'uso di iodio, anche quando applicato localmente, e' general mente da evitare in gravidanza e durante l'allattamento.

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ACICLOVIR ALM CREMA 3G 5%
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ACICLOVIR ALM CREMA 3G 5%

ACICLOVIR ALMUS PHARMA 5% CREMA Antivirali per uso topico. 1 g di crema contiene 50 mg di aciclovir. Tefose 1500, glicerina, acido stearico, paraffina liquida, metil-para- idrossibenzoato, acqua depurata. Trattamento delle infezioni da virus herpes simplex delle labbra (herp es labialis ricorrente) negli adulti e negli adolescenti (di eta' supe riore ai 12 anni). Pazienti con ipersensibilita' nota ad aciclovir, a valaciclovir o a un o qualsiasi degli eccipienti. Bambini di eta' inferiore a 12 anni. >>Adulti e adolescenti (eta' >12 anni). Applicare 5 volte al giorno ad intervalli di circa 4 ore omettendo l'applicazione notturna. Applicar e sulle lesioni o sulle zone dove queste stanno sviluppandosi il piu' precocemente possibile dopo l'inizio dell'infezione. E' particolarment e importante iniziare il trattamento di episodi ricorrenti durante la fase dei prodromi o al primo apparire delle lesioni. Il trattamento de ve continuare per almeno 5 giorni e fino ad un massimo di 10 se non si e' avuta guarigione. I pazienti devono lavare le mani prima e dopo l' applicazione della crema ed evitare di sfregare inutilmente le lesioni o di toccarle con un asciugamano al fine di evitare il peggioramento o la trasmissione dell'infezione. >>Bambini di eta' =1/10), comune (>=1/100 e =1/1000 e =1/1 0.000 e < 1/1000), molto raro (>Patologie de lla cute e dei tessuti sottocutanei. Non comune: bruciore o dolore tra nsitori dopo applicazione, moderata secchezza, desquamazione della pel le e prurito raro: eritema, dermatite da contatto a seguito dell'appl icazione. Dove sono stati condotti test di sensibilita', e' stato dimo strato che i fenomeni di reattivita' erano colleghati ai componenti de lla crema piuttosto che ad aciclovir. >>Disturbi del sistema immunitar io. Molto raro: reazioni di ipersensibilita' immediata che includono a ngioedema e orticaria. >>Gravidanza. Si deve considerare l'uso solo quando i potenziali benef ici superano la possibilita' di rischi non noti, tuttavia l'esposizone sistemica all'aciclovir dopo applicazione topica di aciclovir crema, e' molto bassa. Un registro relativo all'impiego di aciclovir in gravi danza dopo la commercializzazione, ha fornito dati sugli esiti della g ravidanza nelle donne esposte alle varie formulazioni di aciclovir. Ta li osservazioni non hanno mostrato un aumento nel numero di difetti al la nascita tra i soggetti esposti all' aciclovir in confronto alla pop olazione generale e tutti i difetti riscontrati alla nascita non mostr avano alcuna particolarita' o caratteristiche comuni, tali da suggerir e una causa unica. In test convenzionali, accettati internazionalmente , la somministrazione sistemica di aciclovir non ha prodotto effetti e mbriotossici o teratogeni nei conigli, ratti o topi. In una prova sper imentale non compresa nei classici test di teratogenesi si sono osserv ate anormalita' del feto dopo dosi sottocutanee di aciclovir cosi' ele vate da produrre effetti tossici nella madre. La rilevanza clinica di questi risultati e' incerta. >>Allattamento. Dati limitati indicano ch e il farmaco si trova nel latte materno a seguito della somministrazio ne sistemica. Tuttavia la dose ricevuta da un lattante a seguito dell' impiego di aciclovir cremanella madre, dovrebbe essere insignificante.

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AMBROXOLO ALM SCIR FL 200ML
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AMBROXOLO ALM SCIR FL 200ML

AMBROXOLO ALMUS Espettoranti, escluse le associazioni con antitosse. Ambroxolo cloridrato. Soluzione da nebulizzare 15 mg/2 ml: sodio fosfato monobasico biidrato sodio fosfato bibasico biidrato, acqua per preparazioni iniettabili. Sciroppo 30 mg/10 ml flacone 200 ml: idrossietilcellulosa sorbitolo 70% glicerolo acido benzoico aroma amarena glicole propilenico ac ido tartarico acqua depurata. Sciroppo 30 mg/10 ml contenitori monodo se da 10 ml: idrossietilcellulosa sorbitolo 70% glicerolo acido ben zoico aroma amarena glicole propilenico acido tartarico acqua depu rata. Trattamento delle turbe della secrezione nelle affezioni broncopolmona ri acute e croniche. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti gravi alterazioni epatiche e/o renali il farmaco e' controindicat o nei bambini di eta' inferiore ai 2 anni (per le forme orali). >>Soluzione da nebulizzare. Adulti: 2-3 fiale al giorno. Bambini fino ai 5 anni: 1-2 fiale al giorno. Bambini oltre i 5 anni: 2-3 fiale al g iorno. Poiche' nella respirazione profonda di aerosol puo' subentrare tosse, si deve cercare di respirare normalmente durante l'inalazione. Si consiglia di riscaldare la soluzione fino alla temperatura corporea prima dell'inalazione. In pazienti affetti da asma bronchiale si racc omanda di somministrare il consueto broncospasmolitico prima dell'inal azione. La soluzione da nebulizzare puo' essere somministrata mediante i normali apparecchi per aerosolterapia. Puo' essere anche diluita in acqua distillata nel rapporto 1:1. >>Sciroppo. Adulti: 10 ml (30 mg) 3 volte al giorno. Bambini da 2 a 5 anni: 2,5 ml (7,5 mg) 3 volte al g iorno. Bambini oltre i 5 anni: 5 ml (15 mg) 3 volte al giorno. Si cons iglia di assumere lo sciroppo dopo i pasti. Non usare ambroxolo per tr attamenti protratti. Nessuna. I mucolitici possono indurre ostruzione bronchiale nei bambini di eta' inferiore ai 2 anni. Infatti la capacita' di drenaggio del muco bronc hiale e' limitata in questa fascia d'eta', a causa delle caratteristic he fisiologiche delle vie respiratorie. Essi non devono quindi essere usati nei bambini di eta' inferire ai 2 anni (per le forme orali). Lo sciroppo contiene sorbitolo. Puo' causare disturbi gastrici e diarrea glicerolo acido benzoico. Puo' aumentare il rischio di ittero nei ne onati. L'ambroxolo deve essere somministrato con cautela nei pazienti affetti da ulcera peptica. Il prodotto in genere non interferisce con altri farmaci. Raramente: stanchezza, secchezza delle fauci, rinorrea, disuria, cefal ea, disturbi gastrointestinali (pirosi, dispepsia, stipsi, nausea e vo mito), dermatite da contatto o altre reazioni allergiche (soprattutto eruzioni cutanee). Ostruzione bronchiale: frequenza sconosciuta. Per l'ambroxolo non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanz e esposte. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale. E' necessario essere prudenti nel prescrivere il medicin ale a donne in stato di gravidanza. In gravidanza i farmaci devono ess ere prescritti solo se il beneficio atteso per la madre e' considerato maggiore del rischio per il feto. Tutti i farmaci dovrebbero essere e vitati, se possibile, durante il primo trimestre di gravidanza. Il far maco viene secreto nel latte materno. L'uso di ambroxolo da parte dell a madre puo' causare effetti indesiderati nel lattante pertanto e' ne cessario decidere se interrompere l'allattamento o il trattamento con il medicinale, tenendo in considerazione l'importanza del farmaco per la madre.

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AMBROXOLO ALM NEB 10F15MG2ML
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AMBROXOLO ALM NEB 10F15MG2ML

AMBROXOLO ALMUS Espettoranti, escluse le associazioni con antitosse. Ambroxolo cloridrato. Soluzione da nebulizzare 15 mg/2 ml: sodio fosfato monobasico biidrato sodio fosfato bibasico biidrato, acqua per preparazioni iniettabili. Sciroppo 30 mg/10 ml flacone 200 ml: idrossietilcellulosa sorbitolo 70% glicerolo acido benzoico aroma amarena glicole propilenico ac ido tartarico acqua depurata. Sciroppo 30 mg/10 ml contenitori monodo se da 10 ml: idrossietilcellulosa sorbitolo 70% glicerolo acido ben zoico aroma amarena glicole propilenico acido tartarico acqua depu rata. Trattamento delle turbe della secrezione nelle affezioni broncopolmona ri acute e croniche. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti gravi alterazioni epatiche e/o renali il farmaco e' controindicat o nei bambini di eta' inferiore ai 2 anni (per le forme orali). >>Soluzione da nebulizzare. Adulti: 2-3 fiale al giorno. Bambini fino ai 5 anni: 1-2 fiale al giorno. Bambini oltre i 5 anni: 2-3 fiale al g iorno. Poiche' nella respirazione profonda di aerosol puo' subentrare tosse, si deve cercare di respirare normalmente durante l'inalazione. Si consiglia di riscaldare la soluzione fino alla temperatura corporea prima dell'inalazione. In pazienti affetti da asma bronchiale si racc omanda di somministrare il consueto broncospasmolitico prima dell'inal azione. La soluzione da nebulizzare puo' essere somministrata mediante i normali apparecchi per aerosolterapia. Puo' essere anche diluita in acqua distillata nel rapporto 1:1. >>Sciroppo. Adulti: 10 ml (30 mg) 3 volte al giorno. Bambini da 2 a 5 anni: 2,5 ml (7,5 mg) 3 volte al g iorno. Bambini oltre i 5 anni: 5 ml (15 mg) 3 volte al giorno. Si cons iglia di assumere lo sciroppo dopo i pasti. Non usare ambroxolo per tr attamenti protratti. Nessuna. I mucolitici possono indurre ostruzione bronchiale nei bambini di eta' inferiore ai 2 anni. Infatti la capacita' di drenaggio del muco bronc hiale e' limitata in questa fascia d'eta', a causa delle caratteristic he fisiologiche delle vie respiratorie. Essi non devono quindi essere usati nei bambini di eta' inferire ai 2 anni (per le forme orali). Lo sciroppo contiene sorbitolo. Puo' causare disturbi gastrici e diarrea glicerolo acido benzoico. Puo' aumentare il rischio di ittero nei ne onati. L'ambroxolo deve essere somministrato con cautela nei pazienti affetti da ulcera peptica. Il prodotto in genere non interferisce con altri farmaci. Raramente: stanchezza, secchezza delle fauci, rinorrea, disuria, cefal ea, disturbi gastrointestinali (pirosi, dispepsia, stipsi, nausea e vo mito), dermatite da contatto o altre reazioni allergiche (soprattutto eruzioni cutanee). Ostruzione bronchiale: frequenza sconosciuta. Per l'ambroxolo non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanz e esposte. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale. E' necessario essere prudenti nel prescrivere il medicin ale a donne in stato di gravidanza. In gravidanza i farmaci devono ess ere prescritti solo se il beneficio atteso per la madre e' considerato maggiore del rischio per il feto. Tutti i farmaci dovrebbero essere e vitati, se possibile, durante il primo trimestre di gravidanza. Il far maco viene secreto nel latte materno. L'uso di ambroxolo da parte dell a madre puo' causare effetti indesiderati nel lattante pertanto e' ne cessario decidere se interrompere l'allattamento o il trattamento con il medicinale, tenendo in considerazione l'importanza del farmaco per la madre.

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CANFORA 10% SOL OLEOSA 100ML
Sconto 10%

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CANFORA 10% SOL OLEOSA 100ML

CANFORA ALMUS 10% SOLUZIONE CUTANEA Farmaci per uso topico per dolori articolari e muscolari. Canfora 10 g. Soluzione idroalcolica: alcool 96 per cento, acqua depurata. Soluzione oleosa: olio di arachidi raffinato, gliceril monooleato, idrossianiso lo butilato, glicole esilenico, idrossitoluene butilato, acido citrico monoidrato, ascorbil palmitato. Come rubefacente e analgesico, e' indicata nel trattamento di nevralgi e leggere, dolori articolari e muscolari, gotta, irritazioni e pruriti cutanei. Come antisettico, e' indicata nel trattamento di ulcere torp ide, erisipela e gangrena nosocomiale. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti cute lesa, ferite, abrasioni bambini fino a 30 mesi di eta' bamb ini con una storia di epilessia o convulsioni febbrili. La soluzione si applica localmente con leggero massaggio, frizionando per 3-5 minuti la zona interessata. Si raccomanda di non superare la d ose massima giornaliera di 0,60 g (corrispondenti a 6 ml). Il medicina le non deve essere ingerito. Il medicinale e' controindicato nei bambi ni fino a 30 mesi di eta'. La durata del trattamento non deve superare i 3 giorni. Conservare il contenitore nella confezione originale ben chiuso per pr oteggere il medicinale dalla luce. Questo prodotto contiene derivati terpenici che, in dosi eccessive, po ssono provocare disturbi neurologici come convulsioni in neonati e bam bini. Il trattamento non deve essere prolungato per piu' di 3 giorni p er i rischi associati all'accumulo di derivati terpenici quali ad esem pio canfora, cineolo, niaouli, timo selvatico, terpineolo, terpina, ci trale, mentolo e oli essenziali di aghi di pino, eucalipto e trementin a (a causa delle loro proprieta' lipofiliche non e' nota la velocita' di metabolismo e smaltimento) nei tessuti e nel cervello, in particola re disturbi neuropsicologici. Non deve essere utilizzata una dose supe riore a quella raccomandata per evitare un maggior rischio di reazioni avverse al medicinale e i disturbi associati al sovradosaggio. Il pro dotto e' infiammabile, non deve essere avvicinato a fiamme. Non usare soluzioni a base di canfora concentrate, contenenti piu' dell'11% di c anfora, perche' possono essere irritanti e pericolose. Non ingerire la soluzione di canfora, in quanto puo' causare effetti indesiderati gra vi, compreso il decesso. Canfora soluzione cutanea non deve essere app licata sulle narici dei bambini anche in piccola quantita' perche' pot rebbe causare shock. Canfora soluzione cutanea, 1 flacone 100 ml soluz ione oleosa contiene olio di arachidi raffinato idrossianisolo butila to e idrossitoluene butilato. Il medicinale non deve essere usato in concomitanza con altri prodotti (medicinali o cosmetici) contenenti derivati terpenici, indipendentem ente dalla via di somministrazione (orale, rettale, cutanea, nasale o inalatoria). Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di canfora, organiz zati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono di sponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effe tti elencati. Patologie del sistema nervoso: delirio, depressione del Sistema Nervoso Centrale, coma, convulsioni epilettiche, cefalea, vert igini, shock (raro). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche : asma, insufficienza respiratoria, shock (raro). Patologie gastrointe stinali: pirosi, dolore epigastrico, vomito, nausea. Patologie renali e urinarie: anuria. Disturbi del sistema immunitario: asma, orticaria, eritema. A causa della presenza di canfora e in caso di non osservanz a delle dosi raccomandate puo' presentarsi un rischio di convulsioni n ei bambini e nei neonati. Non vi sono o sono disponibili in numero limitato i dati relativi all' uso di canfora in donne in gravidanza. Il medicinale non e' raccomanda to durante la gravidanza e in donne in eta' fertile che non usano misu re contraccettive Gli studi su animali non indicano effetti dannosi di retti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o s viluppo post-natale. E' necessario usare cautela quando il medicinale viene prescritto a donne in gravidanza in quanto la canfora attraversa la placenta. Vi sono informazioni insufficienti sull'escrezione di ca nfora nel latte materno. Il medicinale non deve essere utilizzato dura nte l'allattamento.

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ARGENTO PROTEINATO 1% 10ML
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ARGENTO PROTEINATO 1% 10ML

ARGENTO PROTEINATO ALMUS Decongestionanti nasali ed altre preparazioni per uso topico. Argento proteinato. Sodico fosfato bibasico dodecaidrato, potassio fosfato monobasico, 2-b romo-2-nitropropan-1,3-diolo, acqua depurata. Decongestionante e antisettico della mucosa nasale e antisettico del c ondotto auricolare. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti. Adulti e bambini: somministrare 1-2 gocce in ogni narice o nel condott o auricolare 2-3 volte al giorno. Conservare il flacone ben chiuso nella confezione originale per proteg gere il medicinale dalla luce. Evitare l'uso concomitante con prodotti a base di papaina. Attenersi a lle dosi consigliate e alle modalita' di impiego. L'argento proteinato , se accidentalmente ingerito o se impiegato per un lungo periodo a do si eccessive, puo' determinare fenomeni tossici. La soluzione di argento proteinato puo' interagire con prodotti a base di papaina. La papaina e' un enzima proteolitico, appartenente alla c lasse delle idrolasi, che si estrae dal frutto immaturo della papaya ( Carica papaya). L'uso concomitante di argento proteinato e papaina pot rebbe inibire l'azione enzimatica della papaina. Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati dell'argento protei nato, organizzati secondo la classificazione organo sistemica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei s ingoli effetti elencati. Patologie della cute e del tessuto sottocutan eo: dermatiti, rash, bruciori, irritazioni della cute, decolorazione d ella pelle, reazioni di ipersensibilita', argiria. Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso di argento proteinato in d onne in gravidanza. Argento proteinato non deve essere usato durante l a gravidanza, se non in caso di assoluta necessita'. Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso di argento proteinato in allattamento. Arge nto proteinato non deve essere usato durante l'allattamento, se non in caso di assoluta necessita'.

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